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Il Decreto salva casa, recante “Misure urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica” ha avuto il via libera dal Consiglio dei Ministri.

Voluto fortemente dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, contiene diverse misure: dall’abolizione della doppia conformità alla regolarizzazione delle piccole difformità negli edifici, dall’incremento delle tolleranze costruttive ai nuovi lavori in edilizia libera. Si tratta solo di alcuni dei tanti punti contenuti nel decreto che introduce alcune semplificazioni normative.

Più volte definito condono edilizio, per via delle sue forti somiglianze in materia, in realtà si tratta di una piccola sanatoria delle difformità urbanistiche. Infatti, l’obiettivo del decreto è quello di andare a sbloccare il mercato immobiliare e permettere l’accesso alle misure per la ristrutturazione o ai mutui a tutti quegli immobili bloccati da una normativa rigida e frammentata.

Cosa contiene il decreto, punto per punto.

Decreto salva casa approvato dal Consiglio dei Ministri

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al Decreto salva casa, un provvedimento che interviene solo nelle casistiche di minore gravità, incidendo sulle lievi difformità.

Come sottolineato più volte non si tratta di un condono edilizio, quanto più di una piccola sanatoria che interviene sulle piccole difformità.

Con il decreto si punta a sbloccare circa 4 milioni di pratiche incagliate negli uffici dei tecnici comunali, immettere gli immobili nel mercato e permettere anche l’accesso ai mutui o agevolazioni per la ristrutturazione.

L’obiettivo è, quindi, quello di rimuovere situazioni di incertezza giuridica in merito allo stato di legittimità degli immobili con riferimento alle lievi difformità.

Come era stato già annunciato qualche giorno fa, nel testo non compare la norma salva-Milano, per alcune ristrutturazioni edilizie sui cui si è acceso l’interesse della Procura. Si pensa si potrà intervenire in fase di conversione del testo.

Tolleranze costruttive dal 2% al 5%

Il primo punto del decreto salva casa sul quale ci concentreremo riguarda le tolleranze costruttive, che passano dal 2% al 5%. Le tolleranze costruttive sono scostamenti minimi rispetto all’altezza, ai distacchi, alla cubatura, alla superficie e ad altri parametri tali da non costituire illecito edilizio.

Con il Decreto, per gli interventi realizzati entro il 24 maggio 2024, le tolleranze vengono riparametrate in misura inversamente proporzionale alla superficie utile.

Ciò vuol dire che minore è la superficie utile e maggiore è il limite consentito. Ecco i numeri:

  • 2% per le unità immobiliari con superficie utile superiore ai 500 mq;
  • 3% per le unità immobiliari con superficie utile tra i 300 e i 500 mq;
  • 4% per le unità immobiliari con superficie utile tra i 100 e i 300 mq;
  • 5% per le unità immobiliari con superficie utile inferiore ai 100 mq.

Quali sono le tolleranze costruttive?

  • Mancata realizzazione di elementi architettonici non strutturali;
  • Irregolarità esecutive di muri interni ed esterni;
  • Difforme ubicazione delle aperture interne;
  • Difforme esecuzione di opere rientranti nella nozione di manutenzione ordinaria;
  • Errori progettuali corretti in cantiere;
  • Errori materiali di rappresentazione progettuale delle opere.

Semplificazione dello stato legittimo degli immobili

Il secondo punto che tratteremo riguarda lo stato legittimo degli immobili semplificato. Ad oggi, lo stato legittimo è quello stabilito dal titolo abitativo che ne ha previsto originariamente la costruzione oppure che l’ha legittimato solo in seguito da quello che ha disciplinato l’ultimo intervento edilizio.

Cosa propone il Decreto salva casa? Lo stato legittimo deve essere stabilito dal titolo abilitativo che ne ha previsto la costruzione o dal titolo che ha disciplinato l’ultimo intervento edilizio. Si tratta di una semplificazione pensata per superare le difficoltà riscontrate sugli immobili realizzati con titoli abilitativi risalenti nel tempo.

Edilizia libera

Il Decreto salva casa estende la lista degli interventi che possono essere realizzati in regime di edilizia libera, ovvero tutti quei lavori che non richiedono la presenza di titoli abitativi, permessi o comunicazioni.

Cosa sarà possibile realizzare in edilizia libera?

  • Installazione di pompe di calore 12 Kw;
  • Rimozione di barriere architettoniche;
  • Installazione di vetrate panoramiche amovibili (Vepa) su logge e balconi;
  • Realizzazione e installazione di vetrate panoramiche amovibili e totalmente trasparenti dirette ad assolvere a funzioni temporanee di protezione dagli agenti atmosferici, miglioramento delle prestazioni acustiche ed energetiche, riduzione delle dispersioni termiche.

Tali opere non possono determinare la creazione di uno spazio stabilmente chiuso, ma devono avere caratteristiche e profili che riducano al minimo l’impatto visivo e l’ingombro apparente. Inoltre, devono armonizzarsi alle preesistenti linee architettoniche.

Abolizione della doppia conformità

Un punto molto importante del Decreto salva casa riguarda l’abolizione della doppia conformità. La regola della doppia conformità sarà richiesta solo nei casi più gravi.

Quindi, per le parziali difformità è possibile sanare gli interventi che all’epoca della realizzazione erano coerenti con le norme edilizie e che oggi sono conformi alle norme urbanistiche.

Cambio destinazione d’uso semplificato

Il Decreto semplifica anche il cambio di destinazione d’suo delle singole unità immobiliari, all’interno della stessa categoria funzionale.

Il cambio di destinazione d’uso sarà ammesso all’interno delle seguenti categorie:

  • Residenziale;
  • Turistico-ricettiva;
  • Produttiva;
  • Direzionale;
  • Commerciale.

Limitatamente alle zone del centro storico, residenziali consolidate e residenziali in espansione. Sono escluse le unità immobiliari che si trovano al primo piano fuori terra.

Cos’è il regime di silenzio-assenso

Parliamo, infine, del regime di silenzio-assenso introdotto dal piano salva casa. Si tratta di un principio particolarmente rilevante, anche questo in direzione della semplificazione.

In sostanza, se l’Amministrazione non risponde nei tempi previsti allora l’istanza dei cittadini viene considerata automaticamente accettata.

Conclusioni

Il Decreto salva casa ha avuto l’ok dal Consiglio dei Ministri. Un provvedimento fortemente voluto dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, contenente importanti novità che riguardano la sanatoria delle difformità urbanistiche.

Le nuove norme introdotte dal decreto varato aumentano le tolleranze rispetto ai progetti originari, ma per gli abusi cui si potrà porre rimedio chiedendo un’autorizzazione onerosa al comune. Da tenere presente che il conto non sarà economico perché si potrà arrivare a 31.000 euro.

 

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