Come si può bloccare anche retroattivamente un pignoramento di casa con storica sentenza e cosa cambia per quelli futuri? Si va verso importanti cambiamenti e novità relative al procedimento di pignoramento delle case grazie ad una nuova sentenza della Corte di Cassazione. Vediamo cosa prevede, cosa cambia con la nuova sentenza e per chi.
- Cosa cambia per pignoramenti casa con nuova sentenza storica
- Effetti nuova sentenza storica su pignoramenti di casa
Cosa cambia per pignoramenti casa con nuova sentenza storica
La Corte di Cassazione è intervenuta con una recente sentenza stabilendo che, se un contratto bancario prevede clausole vessatorie e abusive, il debitore può opporsi al pignoramento immobiliare anche se non ha agito tempestivamente in passato lasciando scadere i termini e facendo diventare il decreto ingiuntivo definitivo.
Perché si possa dare attuazione alla sentenza della Cassazione, però, è necessario che sussistano le seguenti condizioni:
- il debitore deve essere un consumatore;
- il contratto bancario deve contenere almeno una clausola vessatoria;
- l’asta giudiziaria non deve essersi conclusa con l’assegnazione dell’immobile.
Se sussistono tutte queste condizioni, il debitore può procedere con l’opposizione al pignoramento immobiliare. Per effetto della nuova sentenza della Cassazione, cambiano le modalità e i tempi di pignoramento delle case e il giudice a cui la banca presenta richiesta di decreto ingiuntivo deve prima chiedere al creditore di presentare il contratto di credito.
Solo dopo, il giudice competente della procedura di pignoramento immobiliare, può rivedere tutto il procedimento e bloccare l’asta giudiziaria se emerge una effettiva violazione delle norme europee che tutelano il consumatore.
Dunque, per decidere se effettivamente una casa può essere all’asta o essere riacquisita dal debitore, il giudice deve valutare prima se il decreto ingiuntivo è stato emesso sulla base di clausole abusive contrarie ai diritti del consumatore.
Effetti nuova sentenza storica su pignoramenti di casa
Gli effetti della nuova storica sentenza della Corte di Cassazione sui pignoramenti di case già all’asta si preannunciano decisamente negativi per le banche: grazie alla nuova sentenza, infatti, molti debitori possono e potranno riottenere le case già andate all’asta, soggette al pignoramento immobiliare da parte di banche o finanziarie.
Avendo la sentenza valore retroattivo, sarà possibile riacquisire la propria casa per i debitori con procedimenti avviati e case già all’asta, fermo restando che devono essere soddisfate specifiche condizioni, e poi anche per i debitori per cui sono già partite le procedure di pignoramento che potrebbero concludersi con la messa all’asta della casa che potrebbe, però, essere riacquisita, bloccando pertanto il procedimento.
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