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Cosa accade in caso di mutuo cointestato pagato da uno solo dei mutuatari? In un matrimonio capita spesso di optare per la cointestazione del mutuo come capita anche che la quota del finanziamento venga versata mensilmente solo da uno dei due partner. La situazione, tuttavia, potrebbe apparire complicata in caso di separazione e, più nello specifico, nel caso in cui solo uno dei due risulti essere l’assegnatario della casa coniugale e desideri il rimborso delle quote versate. Vediamo dunque le informazioni da conoscere nel caso di immobile cointestato ma pagato da uno solo.

Chi paga il mutuo cointestato?

Il mutuo cointestato rappresenta una modalità di finanziamento che coinvolge più soggetti nella parte mutuataria, che possono essere sia persone fisiche che giuridiche. In pratica, è un contratto di prestito dove più individui o entità sono co-responsabili per il rimborso dell’intero importo all’istituto di credito grazie al quale si è acceso il mutuo. Ciò significa che, in caso di mancato pagamento, il creditore ha il diritto di richiedere il rimborso dell’intero debito a ciascun mutuatario coinvolto. Tale forma di finanziamento può assumere anche la formula di mutuo cointestato tra non sposati.

Tuttavia, in moltissimi casi, a richiedere un simile finanziamento sono proprio le coppie sposate, le quali, in conformità con le disposizioni individuate dall’ordinamento italiano, al momento dell’unione assumono specifici doveri e acquistano diritti altrettanto specifici. Ma cosa accade quando il mutuo cointestato è pagato solo da un coniuge in caso di separazione?

Quando le coppie si separano, è molto comune chiedersi quali sono le conseguenze di un mutuo cointestato ma pagato da uno solo dei coniugi. Ebbene, salvo il caso in cui le parti abbiano stipulato un accordo specifico in merito, non è consentito il recupero delle somme versate da uno solo dei coniugi durante il matrimonio per il rimborso del finanziamento contratto da entrambi al fine di acquistare la casa coniugale, anche se la proprietà è condivisa. Pertanto, non è possibile richiedere il rimborso di tali pagamenti.

In effetti, secondo la giurisprudenza, i pagamenti delle rate del mutuo condiviso effettuati da uno dei coniugi in modo esclusivo vengono considerati come adempimento dell’obbligo di contribuzione previsto dall’articolo 143 del Codice civile e, quindi, rappresentano quei doveri di collaborazione nell’interesse della famiglia, solidarietà e assistenza morale e materiale tra i coniugi. Ciò è stato affermato anche dalla sentenza n.185/2022 del Tribunale di Nuoro che aveva ad oggetto il decreto ingiuntivo per il mutuo cointestato pagato solo da un coniuge.

Cosa succede se uno dei due coniugi non paga il mutuo?

È bene sapere che, quando si parla di mutuo cointestato, tutti coloro che compaiono come co-responsabili del finanziamento sono obbligati al rimborso delle rate del mutuo in egual misura verso l’ente creditore. Nel caso di mancato pagamento di uno dei due coniugi o parti che rientrano in tale rapporto, la banca ha il diritto di richiedere l‘intero importo dovuto a ciascuna delle parti singolarmente, pertanto non solo il rimborso delle rispettive quote.

Com’è logico pensare, sebbene il mutuo cointestato porti a percentuali diverse di contribuzione (o meglio quote divise tra le parti) la possibilità di rifarsi per intero su uno solo delle parti contraenti permette all’ente creditore di tutelarsi rispetto ad eventuali ritardi ed insolvenze.

Ad ogni modo, è bene sapere che banche ed istituti di credito permettono di procedere con il mutuo cointestato su due conti separati, o meglio, al fine di costituire un mutuo cointestato non è necessario aprire un conto condiviso tra le due parti contraenti anche per i motivi di cui sopra.

Come si esce da un mutuo cointestato?

Ho un mutuo cointestato e non so come uscirne. Ebbene, come già accennato, il mutuo cointestato non è un’opzione obbligatoria. Tuttavia, qualora sussista ed una delle due parti desiderasse “uscirne”, ci sarebbero diverse strade possibili, tra cui:

  • accollo del mutuo: l’accollo consiste nel trasferire l’intero debito a una sola delle parti contraenti. In questo caso, una delle due parti del mutuo potrebbe richiedere di essere esonerata dall’obbligo di pagamento, mentre l’altra parte si assume la responsabilità dell’intero debito. È bene notare, tuttavia, che esistono diverse tipologie di accollo;
  • vendita dell’immobile: la cessione della proprietà a un acquirente esterno rappresenta un’alternativa da considerare. Questo permetterebbe di ottenere fondi dalla vendita che potrebbero essere destinati a saldare il mutuo in anticipo.

Le possibili soluzioni potrebbero non terminare qui. Per questo motivo, è sempre consigliabile consultare un professionista del settore o un avvocato specializzato in diritto immobiliare in modo tale da valutare tutte le opzioni disponibili e prendere la decisione più adatta alle proprie esigenze e circostanze specifiche.

Detrazione del mutuo cointestato pagato da uno solo

A chi va la detrazione degli interessi del mutuo cointestato se pagato da uno solo? Come noto, qualora vengano soddisfatte le condizioni delineate dall’articolo 15, comma 1, lettera b) del TUIR, è concesso un beneficio fiscale consistente in una detrazione del 19% dall’IRPEF sugli interessi passivi calcolata su un importo massimo di 4.000 euro.

Nel caso di mutuo cointestato, il limite massimo di interessi ammissibili alla detrazione deve essere suddiviso tra i contraenti in maniera equa (o secondo le proporzioni specificate nel contratto di mutuo). La divisione del limite di spesa deve essere effettuata anche nel caso in cui uno dei contraenti non abbia diritto alla detrazione, ad esempio se tale soggetto non è proprietario dell’immobile.

L’unica eccezione a questa regola di suddivisione tra i contraenti è da ricercare nel caso di mutuo cointestato con il coniuge fiscalmente a carico. In tale circostanza, il coniuge che supporta completamente l’onere può beneficiare della detrazione per entrambe le quote di interessi passivi, a condizione che il coniuge fiscalmente a carico abbia diritto alla detrazione.

Chi paga il mutuo diventa proprietario?

Nei casi di casa cointestata pagata solo dal marito o dalla moglie, dopo aver completato il rimborso del mutuo, chi ha sostenuto i pagamenti periodici delle rate non ottiene automaticamente la piena proprietà dell’intero immobile. Per conseguire tale diritto, sarebbe richiesta un’altra formalità notarile, mediante la quale il coniuge che non ha partecipato al pagamento del mutuo trasferisce o vende la sua quota di proprietà all’altro coniuge. Diversamente, i coniugi diventano comproprietari dell’immobile in questione.

 

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