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Attraverso la circolare n. 33 del 7 febbraio 2024 l’Inps ha definito ufficialmente quali sono i contributi che devono versare i contribuenti che sono iscritti alla gestione artigiani e a quella dei commercianti. Nello stesso documento l’istituto ha provveduto ad indicare anche quali sono gli importi del massimale e del minimale di reddito. E, soprattutto, quali debbano essere le modalità di calcolo dei contributi che devono essere versati.

L’Inps ha confermato, sostanzialmente, il valore dell’aliquota di base che – ai sensi dell’articolo 24, comma 22 del decreto Legge n. 201/11 – è stato fissato al 24%. È bene ricordare, però, che quanti risultino essere iscritti alla gestione commercianti hanno l’obbligo di versare l’aliquota aggiuntiva ex articolo 5 del Decreto Legislativo n. 207/96, che è prevista per l’indennizzo per la cessazione definitiva dell’attività commerciale, il cui importo risulta essere pari allo 0,48% (a prevederlo è l’articolo 1, comma 380 della Legge n. 178/20).

Per il 2024 continuano ad essere applicate le disposizioni che prevedono una riduzione del 50% dei contributi che devono versare gli artigiani e gli esercenti le attività commerciali, che hanno compiuto 65 anni e che siano già pensionati. Gli iscritti alla gestione esercenti attività commerciali, all’aliquota, che abbiamo appena citato, deve essere sommato lo 0,09%, il quale viene versato a titolo di aliquota aggiuntiva per l’indennizzo per la cessazione definitiva dell’attività commerciale. L’articolo 49, comma 1, della Legge n. 488 del 23 dicembre 1999 prevede che sia versato un contributo per le prestazioni di maternità nella misura di 0,62 euro al mese.

Artigiani e commercianti: i contributi Inps 2024

Il contributo minimo da prendere in considerazione per il calcolo del contributo IVS (acronimo di Invalidità, Vecchiaia e Superstiti), dovuto dagli esercenti attività commerciali e dagli artigiani, è pari a 18.415 euro. Per il 2024 devono essere applicate le seguenti aliquote:

  • titolari di qualunque età e coadiuvanti/coadiutori di età superiore ai 21 anni. Artigiani: 24%. Commercianti: 24,48%;
  • coadiuvanti/coadiutori di età non superiore ai 21 anni. Artigiani: 23,70%. Commercianti: 24,88%.

La riduzione contributiva elencata ai punti precedenti deve essere applicata fino a quando il collaboratore interessato compie 21 anni.

Il contributo che viene calcolato sul reddito minimale viene suddiviso come segue:

  • titolari di qualunque età e coadiuvanti/ coadiutori di età superiore ai 21 anni. Artigiani: 4.427,04 euro (4.419,60 IVS + 7,44 maternità). Commercianti: 4.515,43 euro (4.507,99 IVS e finanziamento indennizzo per cessazione attività commerciale + 7,44 maternità);
  • coadiuvanti/coadiutori di età non superiore ai 21 anni. Artigiani: 4.371,80 euro (4.364,36 IVS + 7,44 maternità). Commercianti: 4.460,19 euro (4.452,75 IVS e finanziamento indennizzo per cessazione attività commerciale + 7,44 maternità).

Il contributo, calcolato sul minimale di reddito, deve essere riferito al reddito che è attribuito al singolo soggetto che presta la propria attività professionale all’interno dell’impresa.

Contributi IVS sui redditi che eccedono il minimale

L’Inps ha fornito inoltre le aliquote per i contributi IVS dovuti per il 2024 in relazione alla totalità dei redditi d’impresa che superano i 18.415 euro all’anno. E che si devono applicare fino alla prima fascia di reddito che risulta essere pari a 55.008 euro. Le aliquote che devono essere applicate sono le seguenti:

Per i titolari di qualunque età e coadiuvanti/ coadiutori di età superiore ai 21 anni:

  • artigiani con un reddito inferiore a 55.008 euro: 24%;
  • artigiani con un reddito superiore a 55.008 euro: 25%;
  • commercianti con un reddito inferiore a 55.008 euro: 24,48%;
  • commercianti con un reddito superiore a 55.008 euro: 25,48%.

Per i coadiuvanti/coadiutori di età non superiore ai 21 anni:

  • artigiani con un reddito inferiore a 55.008 euro: 23,70%;
  • artigiani con un reddito superiore a 55.008 euro: 24,70%;
  • commercianti con un reddito inferiore a 55.008 euro: 24,18%;
  • commercianti con un reddito superiore a 55.008 euro: 25,18%.

I contributi appena elencati devono essere sommati ai contributi sul minimale di reddito che abbiamo visto in precedenza. Devono essere considerati, inoltre, come acconto sulle somme che devono essere versate sulla totalità dei redditi prodotti dall’impresa nel corso del 2024.

Modalità e termini entro i quali devono essere effettuati i versamenti

Gli artigiani e i commercianti per il versamento dei contributi IVS all’Inps devono utilizzare un Modello F24. I termini entro i quali l’operazione deve essere effettuata, per i contributi dovuti sul minimale, sono i seguenti:

  • 16 maggio 2024;
  • 20 agosto 2024;
  • 18 novembre 2024;
  • 17 febbraio 2025.

Per la quota di reddito eccedente il minimale, i termini coincidono con quelli previsti per il pagamento delle imposte sui redditi delle persone fisiche.

È importante ricordare che l’Inps non provvede più ad inviare le comunicazioni che contengono i dati e gli importi utili per effettuare il versamento dei contributi. Le informazioni possono essere prelevate direttamente dal Cassetto previdenziale per artigiani e commercianti, Dati del mod. F24.

Regime forfettario: la riduzione contributiva

All’interno della circolare, l’Inps fornisce alcune indicazioni sui contributi IVS che devono essere versati dagli artigiani e dai commercianti che hanno optato per il regime forfettario. I diretti interessati hanno la possibilità di ricorrere alla riduzione contributiva: l’accesso a questa misura avviene a seguito di una domanda presentata dal contribuente, il quale deve attestare di essere in possesso dei requisiti previsti dalla legge.

I contribuenti che, nel corso del 2024, abbiano avviato una nuova attività d’impresa per la quale hanno intenzione di beneficiare del regime agevolato, sono tenuti a presentare la propria adesione entro il 28 febbraio 2024.

Come si devono comportare le imprese con dei collaboratori

Cosa succede nel caso in cui un’impresa ha dei collaboratori alle proprie dipendenze? Per quanto riguarda i contributi eccedenti il minimale si devono comportare come seguendo alcune istruzioni. Nel caso in cui siano delle imprese familiari legalmente costituite:

  • i contributi del titolare e quelli dei collaboratori devono essere calcolati prendendo in considerazione la quota di reddito denunciata da ogni singola persona ai fini fiscali.

Le aziende che non sono costituite come imprese familiari:

  • il titolare attribuisce ad ogni singolo collaboratore un quota di reddito che viene denunciato ai fini fiscali. Ad ogni modo il totale dei redditi attribuiti ai collaboratori non può superare il 49% del reddito complessivo dell’impresa.

In sintesi

Con una circolare, l’Inps ha comunicato le aliquote per effettuare i versamenti dei contributi IVS per il 2024.

Sono previsti, sostanzialmente due trattamenti diversi, che sono condizionati dall’età anagrafica degli interessati: 21 anni. Per i più giovani, infatti, sono previste dei versamenti più bassi.

 

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