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“La Composizione Negoziata. Una strategia di cambiamento per l’Impresa”: questo il titolo del libro di Elena Ceserani che verrà presentato a Bologna il 28 marzo alle 16.00 presso la Biblioteca dell’Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna. 

Il nuovo Codice della Crisi d’Impresa e Insolvenza ha introdotto cambiamenti rilevanti in questa materia, in primo luogo con una visione innovativa della Crisi d’Impresa, dando norme, procedure e opportunità alle imprese in difficoltà ma che presentano capacità e possibilità di riprendersi se accompagnate in modo idoneo nella ricerca delle soluzioni.


“In effetti è questo il centro della questione che affronto e sviluppo nel mio libro – precisa l’avv. Elena Ceserani – perché da un lato vi è una novità normativa molto avanzata della quale avvalersi superando molti limiti del passato, dall’altro vi è l’esigenza di portarla a conoscenza delle imprese, per il suo valore e gli aiuti sia nella gestione di uno stato di crisi, sia nella sua prevenzione”.


Alcune delle principali novità


Il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCII) ha sostituito la vecchia Legge Fallimentare e accorpato la legge 3/2012 sul sovraindebitamento; ha introdotto nuovi istituti come la Composizione Negoziata della crisi e il Concordato Semplificato, e ne ha modificati altri come gli accordi di ristrutturazione della crisi, la liquidazione controllata del sovraindebitato, il Concordato minore e l’Esdebitazione. “ha eliminato il termine “fallimento” – sottolinea l’avv. Ceserani – e ha favorito una cultura del recupero e della continuità delle imprese in crisi. Il termine “fallimento” è stato sostituito con l’espressione: “liquidazione giudiziale”, perdendo così quella antipatica connotazione di discredito riguardo alla moralità dell’imprenditore e alla sua insolvenza. Questa nuova Legge mette al centro della crisi l’impresa, nel tentativo di risanamento della stessa, e la riabilitazione dell’imprenditore coinvolto nell’indebitamento.

Il negativo termine di “crisi” viene mitigato, cambiandone la definizione in “stato di difficoltà economico-finanziaria” che rende probabile l’insolvenza del debitore.”


Ulteriori aspetti positivi della nuova normativa.


Quando un’impresa entra, o rischia di entrare in crisi economica, può avere difficoltà a ottenere finanziamenti dalle banche o dagli investitori e potrebbe essere costretta a ridurre il personale o a chiudere completamente. Questo può avere un impatto negativo sulla comunità locale e sulla società nel suo insieme, in quanto l’impresa potrebbe essere un importante datore di lavoro o un fornitore di beni e servizi necessari per la vita quotidiana, oltre a creare indotto per tutto il territorio.


La gestione di una crisi d’impresa richiede il coinvolgimento e la collaborazione di tutte le parti interessate: creditori, fornitori, clienti, dipendenti e proprietari/soci dell’impresa. Tutte le parti coinvolte hanno il dovere di collaborare per trovare soluzioni e ridurre i costi, al fine di minimizzare i danni per tutte le parti.


Il nuovo codice prevede diverse altre novità, tra cui:


1. Introduzione di strumenti per la prevenzione della crisi d’impresa, di allerta precoce e di gestione della crisi, prevenendo il peggioramento della situazione finanziaria e patrimoniale.


2. Maggiori strumenti (ben 11) e possibilità per la ristrutturazione dell’impresa: tramite la definizione di piani di risanamento e di accordi di ristrutturazione dei debiti.


3. Razionalizzazione delle procedure di insolvenza: semplificazione e armonizzazione dei procedimenti, per una gestione più efficiente delle crisi d’impresa e miglior soddisfazione degli interessi dei creditori


4. La figura dell’Esperto Negoziatore in Composizione Negoziata, professionista specializzato nella gestione delle crisi d’impresa, a garanzia dei creditori e delle altre parti interessate. 


Il ruolo dell’Esperto Negoziatore


 La Composizione Negoziata della Crisi è il nuovo strumento stragiudiziale: molti ancora non lo conoscono, prevede il ricorso alla Camera di Commercio di competenza territoriale per la nomina dell’Esperto, Avvocato o Commercialista, che sovraintenda il piano di risanamento e garantisca la trasparenza del procedimento per i creditori, le banche, l’Erario.

L’Esperto, quindi, non è un curatore fallimentare, un commissario giudiziale. Ha il compito di favorire la negoziazione e la concertazione tra le parti, con l’obiettivo di raggiungere un accordo che possa garantire la continuità dell’attività dell’impresa e salvaguardare i diritti dei creditori. Non ultimo, si aggiunge il vantaggio di poter continuare la propria attività di impresa senza subire iniziative esecutive grazie alla richiesta di misure protettive.


La procedura non coinvolge un tribunale o un giudice, salvo la necessità di alcune autorizzazioni. Mira alla conservazione dell’impresa, la flessibilità, il rispetto dei creditori e la velocità. L’auspicio che sia il legislatore che le imprese, e i magistrati stessi, formulano è che la procedura di CNC riesca a fare breccia nel tessuto economico e sociale e venga attivamente attuata. perché potrebbe consentire la soluzione anticipata della crisi d’impresa ben prima che diventi insolvenza.


Ciò conseguirebbe l’automatico risultato di mantenere gli asset produttivi e creare positive ricadute economiche, nonché occupazionali, anziché svendere a capitale estero o chiudere.


Chi è l’avvocata Elena Ceserani





Laureata in Giurisprudenza all’Alma Mater nel 1996 in Diritto Tributario, si è appassionata dapprima al diritto immobiliare e poi al diritto societario e fallimentare. Patrocinante in Cassazione. Titolare dello Studio Legale Elena Ceserani con sede in Bologna, Strada Maggiore n. 29. Gestore della Crisi da Sovraindebitamento (ex Legge 3/2012 la c.d. legge salva suicidi ora inglobata nel Codice della

Crisi) e Formatore di Avvocati e Commercialisti sul Sovraindebitamento, cioè la crisi della Imprese non fallibili e delle famiglie. Liquidatore e iscritta all’Albo dei Gestori della Crisi del Ministero della Giustizia ex art. 356 CCII. Esperto Negoziatore della Crisi ed iscritta nell’elenco della Camera di Commercio di Bologna degli Esperti della Composizione negoziata e formatore dei nuovi Esperti per il Gruppo Maggioli. Socio fondatore di Assoadvisor, associazione nazionale di Avvocati e Commercialisti esperti della crisi. Sportiva e appassionata di arrampicata sportiva è giudice federale di I livello della Federazione di Arrampicata Sportiva Italiana, Giudice della Corte d’Appello Federale della FASI e infine Membro della Commissione di Disciplina della Federazione Internazionale di Arrampicata Sportiva IFSC, grazie alla esperienza e professionalità acquisita come Mediatore e Arbitro e alla sua padronanza dell’inglese.












 

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