Il superbonus 110 cambia ancora. Secondo le ultime notizie, nel CDM del 28 dicembre 2023 è stato trovato l’accordo per quella che non è una proroga al 2024, ma una sanatoria, che consentirà di usufruire ancora della detrazione al 110 e al 90%. Le novità, che riguardano in primis i condomini, sono contenute in un decreto legge ad hoc che riguarda non solo il superbonus, ma anche il bonus barriere architettoniche.
Nel decreto legge “Misure urgenti relative alle agevolazioni fiscali di cui agli articoli 119, 119-ter e 121 del decreto legge 19 maggio 2020, n 34 convertito con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n77”, i primi due articoli modificano la normativa attualmente in vigore sul superbonus.
Le ultime notizie
Nello specifico il decreto legge prevede che in relazione ai cantieri avviati nel rispetto dei termini relativi alla normativa sul “Superbonus 110%”, sarà riconosciuto il credito d’imposta per tutti lavori realizzati e asseverati al 31 dicembre 2023; per le opere ancora da effettuare, a partire dal 1° gennaio 2024 si confermano le percentuali previste a legislazione vigente (ovvero la detrazione al 70%)
Sempre lo stesso articolo, prevede che per i cantieri che abbiano raggiunto uno stato di avanzamento dei lavori non inferiore al 60% al 31 dicembre 2023 è previsto uno specifico contributo, riservato ai percettori di redditi inferiori a 15.000 euro, in relazione alle spese sostenute dal 1° gennaio 2024 al 31 ottobre 2024. Il contributo sarà erogato, nei limiti delle risorse disponibili, dall’Agenzia delle entrate, secondo criteri e modalità determinati con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze da adottarsi entro sessanta giorni e non concorrerà alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi.
Inoltre si prevede che a partire dalla data di entrata in vigore del decreto-legge, si esclude la possibilità di cessione del credito d’imposta nel caso di interventi di demolizione e ricostruzione degli edifici relativi alle zone sismiche 1-2-3 compresi in piani di recupero di patrimoni edilizi o riqualificazione urbana e per le quali non sia stato richiesto, prima della stessa data, il relativo titolo abilitativo.
Superbonus, le parole di Tajani
Al termine del Consiglio dei Ministri che ha deciso la proroga- sanatoria del superbonus 110, a parlare è stato il vicepremier e ministro degli esteri Tajani che insieme al suo partito FI ha spinto per la proroga”Per i lavori che non sono stati conclusi al 100%, che usufruivano del superbonus del 110%, e per i quali lo stato di avanzamento dei lavori e’ gia’ stato fatto prima del 31 dicembre, per le persone meno abbienti sara’ lo Stato a pagare la differenza fra il 70% e il 110%”
“Penso ai condomini di periferia per i quali sara’ possibile ottenere per tutto il 2023 il superbonus del 110%, poi si proseguira’ con il superbonus del 70%. “Eventuali nuove truffe è ovvio che non dovranno esserci, ma si parla già di imprese che hanno portato avanti il loro lavoro, quindi dovranno certificarlo. I controlli ci saranno”.
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