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Quali sono i nuovi importi aggiornati che si possono pignorare nel 2024 su stipendi e pensioni? Il pignoramento dei beni, compresi stipendi e pensioni, prevede regole ben precise da rispettare e si tratta di esecuzioni forzate che scattano solo per motivi specifici ed entro determinati limiti. E sono stati aggiornati, come annualmente accade, i limiti degli importi per pignoramenti di stipendi e pensioni. Vediamo quali sono.

  • Quali sono i nuovi importi aggiornati che si possono pignorare nel 2024 su stipendi e pensioni 
  • Cosa cambia per pignoramenti 2024 su stipendi e pensioni da Agenzia delle Entrate

Quali sono i nuovi importi aggiornati che si possono pignorare nel 2024 su stipendi e pensioni 

I limiti al pignoramento su stipendi e pensioni vengono aggiornati ogni anno perché variano e dipendono dall’importo dell’assegno sociale, che si modifica ogni anno, soggetto a rivalutazione. Per il 2024, per effetto della nuova rivalutazione, l’importo dell’assegno sociale è di 534,41 euro

Il pignoramento dello stipendio e della pensione dipende dall’importo dell’assegno sociale nella misura in cui, per legge, non si può pignorare il minimo vitale, che è pari appunto al doppio dell’assegno sociale e non può mai essere inferiore a mille euro. 

Se, dunque, l’importo dell’assegno sociale è di 534,41 euro, il minimo vitale risulta di 1.068,82 euro. Il pignoramento dello stipendio può avvenire in misure differenti oltre tale importo, che diventa dunque impignorabile. 

E’ possibile pignorare lo stipendio e la pensione secondo i limiti previsti dalla legge sia presso il datore di lavoro e sia sul conto corrente dove viene accreditato così come la pensione. In particolare, si può pignorare lo stipendio presso il datore di lavoro o l’Inps nel caso delle pensioni solo nel limite di un quinto.

Cosa cambia per pignoramenti 2024 su stipendi e pensioni da Agenzia delle Entrate

Se, invece, il creditore è Agenzia Entrate Riscossione, i limiti per il pignoramento dello stipendio e della pensione sono di:

  • un quinto per stipendi sopra 5.000 euro;
  • un settimo per stipendi fino a 5.000 euro;
  • un decimo per stipendi fino a 2.500 euro.

Precisiamo che non esistono stipendi e pensioni non pignorabili, anche se sono di importo molto basso. Per esempio, se la retribuzione mensile o la pensione è di 300 euro al mese, il pignoramento può essere effettuato entro il limite di 60 euro. Una volta calcolato il minimo vitale, lo stipendio può essere sempre pignorato per la parte eccedente.
 

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