Il Decreto Legge
del 29 Maggio numero 69, il cosiddetto salva casa, è entrato in vigore: vediamo
cosa si può sanare e quanto costa. Il
quotidiano Il Giornale, nella sua edizione on line, ha riportato che sono al
via le domande per il mini condono.
Una delle principali innovazioni riguarda
l’ampliamento delle categorie di interventi che rientrano nell’edilizia libera,
ovvero quei lavori che non necessitano di permessi preventivi comunali o
catastali. Tra questi,
le vetrate panoramiche amovibili, ossia verande che possono proteggere un
balcone o un terrazzo dalle intemperie. Queste opere migliorano il comfort
degli spazi esterni, offrendo ombra, frescura e riparo da pioggia e insetti
senza complesse procedure burocratiche.
Il nuovo Decreto
apporta altresì significative modifiche riguardo alle tolleranze costruttive ed
esecutive, che variano a seconda delle dimensioni dell’immobile; si passa dal
2% per superfici “irregolari” entro 500 mq al 5% per case sotto i 100 mq.
Ma non è tutto.
Per gli interventi realizzati entro il 24 Maggio 2024 è prevista una sanatoria
per:
1) piccole riduzioni rispetto al progetto originale;
2) mancata
realizzazione di elementi architettonici non strutturali;
3) leggere
variazioni nelle dimensioni dei muri e/o modifiche nelle aperture interne, tra cui
porte e finestre;
4)
correzioni di errori progettuali in cantiere.
Se la
propria abitazione va oltre questi limiti di tolleranza allora è obbligatorio
regolarizzare, anche tramite aiuto di un consulente o un geometra. Si
presenterà un permesso di costruire in sanatoria, pagando una sanzione che
varia da 1.000 a 31 mila euro, da commisurare rispetto all’aumento del valore
dell’immobile; sarà lo Sportello Unico Edilizia del Comune di residenza che
deciderà la multa e i tempi di pagamento, in base alle irregolarità riscontrate
nel proprio appartamento.
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