Francesco Minotti, amministratore delegato di Mediocredito Centrale, in occasione del 53° Convegno di Confindustria Giovani Imprenditori a Rapallo, ha dichiarato a Il Giornale d’Italia:
“Questa 53ª Giornata dei Giovani Imprenditori è tutta dedicata all’Europa ed è normale che sia così visto che ci avviciniamo al momento elettorale; dovremmo tutti guardare l’Europa con grande attenzione e andare tutti al voto come corretto e giusto in una democrazia.
All’interno del mio intervento parlerò del nuovo mutato contesto geopolitico in cui operano le nostre imprese, che implica un modo differente di porsi sui mercati. Questi anni tra guerre e pandemia ci portano a rivedere tutte le linee di produzione e tutte le linee di approvvigionamento, e dunque le aziende si devono attrezzare per affrontare questi temi”
In questo scenario di frammentazione come le imprese possono rimanere competitive?
“Le imprese hanno sicuramente delle caratteristiche di flessibilità che le rendono particolarmente in grado di affrontare queste fasi, come si è visto sia nella fase pandemica che in questa delle guerre, con crisi anche relative al prezzo delle materie prime, in particolare legate all’energia. Per affrontare la transizione energetica bisognerebbe avere imprese forse un più più grandi, ma flessibili.
Il mestiere di Mediocredito è quello di assistere la piccola e media impresa proprio in queste sue evoluzioni, fornendo una parte dei finanziamenti necessari a questi processi evolutivi. Lo facciamo sia direttamente, attraverso l’attività bancaria del gruppo Mediocredito, e lo facciamo mediante la nostra attività di gestione del Fondo centrale di garanzia, che consente poi al sistema bancario di supportare il sistema delle imprese con finanziamenti per quasi 200 miliardi di euro“
Il divario da Meridione e Mezzogiorno è ancora così tanto elevato?
“Assolutamente no. Il mezzogiorno d’Italia oggi è una grande opportunità per il nostro Paese. Ci sono tantissimi distretti e strumenti operativi, non mancano ovviamente alcuni gap da colmare, ma c’è una grande effervescenza e una grande crescita delle imprese del sud. Il sud si impone sempre più come il baricentro del Mediterraneo, importante in questo contesto geopolitico anche nei rapporti tra l’Europa e l’Africa. Le imprese si stanno sviluppando, ci sono tanti distretti ricchi ed economie effervescenti, e ci sono tante start up: il Mezzogiorno sta camminando”.
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