Lunedì 8 Aprile
il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha dichiarato ai giornalisti
che a breve verrà pubblicato il nuovo condono edilizio. Vediamo cosa si potrà
sanare e cosa no: il quotidiano Corriere della Sera, nella sua edizione on line,
ha riportato tutti i dettagli.
La sanatoria
dovrebbe riguardare tre livelli di difformità:
1) Di natura
formale, come uno scostamento minimo dal progetto originario dei lavori
effettivamente realizzati. Questa tipologia è facilmente sanabile, basta
semplicemente dichiararlo al Catasto e si può tranquillamente ritornare in
regola.
2) Interne; questo caso riguarda cambiamenti interni, come lo spostamento di un tramezzo, il frazionamento e
l’accorpamento di unità o l’apertura di porte interne.
3) Gravi,
che non possono più essere risanabili per effetto del regime della doppia
conformità. Quest’ultimo è il caso più delicato, perché tali modifiche si
dovevano dichiarare quando si è effettuato il lavoro e qui la colpa è del
proprietario che non è stato abbastanza diligente, per furbizia o per incauta
ignoranza.
Non è ancora
chiaro come ci si debba muovere con quest’ultima opzione, e i partiti di opposizione hanno dichiarato che si tratta a tutti gli effetti di una “pace
edilizia”, soprattutto nel caso di difformità serie, dove, a loro dire, molti
furbi potrebbero passarla liscia.
Discorso
diverso per quanto riguarda le associazioni di categoria, ovvero Confedilizia e
ANCE, che addirittura reputano tale manovra una goccia nel mare rispetto alle
soluzioni che si devono trovare per il patrimonio immobiliare italiano.
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