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Entrano in vigore le misure più restrittive sulla congruità della manodopera; anche i privati committenti sono ora direttamente coinvolti.

La Legge 95/2024, che converte il Decreto Coesione, è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale e introduce un sistema di sanzioni più severe per contrastare il fenomeno dei cantieri irregolari.

Il pacchetto di sanzioni

La disciplina delle sanzioni relative all’esercizio non autorizzato della somministrazione di lavoro, appalto e distacco illeciti è stata modificata dall’art. 29, comma 4, del Decreto-legge n. 19/2024 (convertito in Legge n. 56/2024). Questa modifica è stata introdotta per contrastare il crescente fenomeno della somministrazione abusiva di personale, spesso mascherata da contratti di appalto e distacco falsi. 

Con tale intervento, è stata reintrodotta la rilevanza penale per le violazioni previste dall’art. 18 del Decreto Legislativo n. 276/2003, che erano state precedentemente depenalizzate dall’art. 1 del Decreto Legislativo n. 8/2016.

Previsto un pacchetto di sanzioni in caso di: 

  • irregolarità nei contratti di appalto; 
  • distacco fittizio; 
  • violazioni della congruità della manodopera;
  • se non è stato nominato il direttore lavori.

Queste modifiche normative rappresentano un passo significativo nella lotta contro i cantieri irregolari, ampliando le responsabilità e le sanzioni anche ai committenti privati, con l’obiettivo di garantire una maggiore congruità e regolarità nel settore edilizio.

Come funziona la congruità della manodopera nei lavori privati

Nei lavori privati con un valore complessivo pari o superiore a 70mila euro, è prevista la verifica obbligatoria della congruità della manodopera sull’opera complessiva. Questa verifica deve essere effettuata dal Direttore dei lavori, se nominato, o dal committente prima del saldo finale.

Se dalle verifiche risulta che l’impresa è irregolare ma il saldo viene comunque versato, il Direttore dei lavori, se nominato, o il committente privato sono soggetti a una multa che varia da 1000 a 5000 euro.

Novità sulle sanzioni per i committenti privati

L’introduzione della sanzione a carico dei committenti privati rappresenta una novità significativa, introdotta per la prima volta dal Decreto PNRR 4. Questo decreto prevedeva sanzioni per i cantieri con un valore complessivo pari o superiore a 500 mila euro.

La legge di conversione del Decreto PNRR 4, entrata in vigore il 1° maggio 2024, è stata rapidamente superata dal Decreto Coesione.


LEGGI ANCHE: Qual è la differenza tra condono e sanatoria edilizia alla luce del decreto Salva Casa 


Conseguenze delle irregolarità prima delle recenti modifiche

Prima di queste novità, le sanzioni per le irregolarità nei cantieri erano a carico esclusivamente delle imprese. Dal 1° novembre 2021, le imprese devono consegnare il Durc di congruità ai committenti di lavori privati dal valore di 70mila euro.

Nel caso in cui fosse mancata la congruità della manodopera, la Cassa edile competente segnalava l’impresa, che quindi veniva iscritta nella banca dati delle imprese irregolari. Le nuove norme, invece, responsabilizzano direttamente anche i committenti privati, ampliando il campo d’azione delle sanzioni.

L’impatto in ambito condominiale delle nuove norme

Gli effetti della legge in ambito condominiale, specificamente riguardante la modifica della disciplina del regime sanzionatorio per l’esercizio non autorizzato della somministrazione di lavoro, appalto e distacco illeciti, sono molteplici e possono influenzare vari aspetti della gestione condominiale. 

La legge rafforza la necessità di stipulare contratti di appalto e distacco conformi alle normative vigenti, per evitare sanzioni penali. I condomini dovranno assicurarsi che i fornitori di servizi esterni rispettino tutte le disposizioni legali in materia di lavoro.

Saranno gli amministratori di condominio, in prima persona, che dovranno essere più vigili e trasparenti nella gestione dei contratti di appalto e distacco, verificando l’autenticità e la legittimità delle ditte coinvolte per evitare coinvolgimenti in pratiche illecite.

Di conseguenza l’introduzione della rilevanza penale per la somministrazione abusiva significa che i condomini coinvolti in tali pratiche potrebbero affrontare conseguenze legali più severe, inclusi procedimenti penali, se trovati colpevoli di impiegare personale tramite contratti fittizi.



 

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