Quali abusi si possono sanare sul balcone con il Decreto Salva Casa 2024? Il nuovo Salva Casa ufficiale punta a rendere più rapida la sanatoria di determinate fattispecie di abusi edilizi.
Il riferimento è unicamente alle piccole difformità e irregolarità e modifica le percentuali di tolleranza costruttiva, amplia la lista dei lavori possibili in edilizia libera, rende più facile provare lo stato legittimo di un immobile e semplifica la procedura per i cambi di destinazione d’uso degli immobili.
- Quali abusi edilizi sui balconi si possono sanare con il Salva Casa 2024 ufficiale e come
- I costi e i tempi per sanare gli abusi edilizi sui balconi
Quali abusi edilizi sui balconi si possono sanare con il Salva Casa 2024 ufficiale e come
Tra i nuovi abusi edilizi sui che si possono sanare sui balconi in maniera semplificata e più rapida dopo l’approvazione del nuovo Decreto 2024 ci sono, per esempio, lo spostamento e l’adeguamento delle finestre, la realizzazione di aperture non conformi ai permessi edilizi, la realizzazione di verande o di parti strutturali aggiunte e non documentate.
Sono cambiate le procedure di sanatoria di abusi edilizi sui balconi: non è, infatti, più richiesta, la doppia conformità, che resta solo per gli abusi totali, ma è prevista una semplificazione per le ipotesi di difformità parziale rispetto al titolo depositato in Comune, per esempio se si realizza su un balcone una struttura chiusa.
In questo caso, ora la situazione si può sanare semplicemente pagando al Comune una sanzione e ottenendo dovuto il permesso, purchè all’epoca della realizzazione dell’opera fosse possibile ottenere il relativo permesso di costruire.
I costi e i tempi per sanare gli abusi edilizi sui balconi
Per quanto riguarda i costi per sanare gli abusi edilizi sui balconi, la sanzione si calcola in proporzione all’aumento di valore dell’immobile ed è in generale compresa tra 1.032 euro e 30.987 euro al massimo.
Il Decreto Salva Casa introduce il silenzio-assenso: ciò significa che se l’amministrazione competente non da alcuna risposta all’istanza presentata entro specifici termini, la stessa si considera accettata.
I tempi previsti sono di:
- 45 giorni per la richiesta di permesso in sanatoria;
- 30 giorni per la Scia, Segnalazione Certificata di inizio attività.
A tali tempi si possono aggiungere ulteriori 180 giorni, nel caso in cui si tratti di sanatoria di un abuso su un immobile sottoposto a vincolo paesaggistico.
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