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Nella Manovra 2024 non è prevista la proroga per il prossimo anno del Superbonus. Confermata, invece, la norma sugli affitti brevi. Ma non solo: arrivano brutte notizie sul fronte dell’Imu. Alcuni contribuenti potrebbero andare incontro ad alcune revisioni.

Benché siano arrivati in commissione gli emendamenti del Governo, per il momento non sembrano placarsi le polemiche. L’Opposizione è già insorta e ha minacciato di mettersi di traverso sulla strada dell’approvazione della Legge di Bilancio, arrivando a presentare qualcosa come 2.500 emendamenti.

Manovra 2024: affitti brevi e mutuo

Al centro delle novità più importanti firmate dal Governo che riguardano la Manovra 2024 c’è sicuramente il capitolo casa. Per quanto riguarda gli affitti brevi è stata confermata la cedolare secca nel caso in cui vengato date in locazione le abitazioni per periodi limitati. L’aliquota è al 21% nel momento in cui oggetto dell’operazione è un solo immobile. Dal secondo in poi e fino al quarto, invece, verrà applicato il 26%. Oltre i quattro alloggi, sarà necessario aprire la partita Iva.

La Manovra pone particolare attenzione anche ai mutui che negli ultimi giorni sono tornati in primo piano per i numeri della Banca d’Italia. L’idea è dare la priorità alle famiglie numerose, che potranno accedere al fondo mutui prima casa. Entrando un po’ più nel dettaglio i contributi verranno erogati ai nuclei familiari con tre figli, che abbiano un’età inferiore a 21 anni, con un Isee inferiore ai 40.000 euro. L’agevolazione è prevista anche per le famiglie con quattro figli ed un Isee inferiore ai 45.000 euro e quelle con cinque figli ed un Isee oltre i 50.000 euro.

Il fondo permette di ottenere una garanzia crescente, proporzionata al numero dei figli:

  • tre figli: 80% della quota capitale;
  • quattro figli: 85% della quota capitale;
  • cinque figli: 90% della quota capitale.

Imu: brutte notizie in arrivo

Sul fronte Imu, invece, sono in arrivo alcune brutte notizie. A febbraio potrebbe essere necessario effettuare il versamento di un’imposta aggiuntiva. In deroga alla normativa vigente, solo e soltanto per il 2023, le delibere comunali di approvazione delle aliquote e delle tariffe risultano essere tempestive nel caso in cui siano state inserite all’interno del portale del federalismo fiscale entro lo scorso 30 novembre 2023.

Questo significa, in estrema sintesi, che il termine ultimo per la pubblicazione delle suddette delibere viene posticipato al 15 gennaio 2024. Nel caso in cui le nuove delibere dovessero comportare una differenza positiva tra le nuove aliquote e l’imposta che deve essere versata entro il 18 dicembre 2023 sarà necessario effettuare il conguaglio. I contribuenti, che dovessero trovarsi in questa situazione, dovranno effettuare i versamenti dovuti entro il 29 febbraio 2024, senza dover pagare degli interessi o delle sanzioni,

Manovra 2024: spunta anche il fondo per le spese veterinarie

A sorpresa, tra le varie proposte dei relatori, spunta anche un fondo per sostenere le spese veterinarie per le famiglie che hanno degli animali d’affezione. Viene garantito anche un ulteriore sostegno al Copasir.

Una mozione finanzia le colonnine per le chiamate d’emergenza alle forze di polizia: per questo progetto vengono stanziate 750.000 euro nell’arco di tre anni. Sono previsti, inoltre anche dei fondi per la lotta contro l’Alzheimer: 35 milioni nei prossimi tre anni.

 

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