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Lo scenario economico in cui ci troviamo oggi non può che avere delle ripercussioni significative sui mutui, e può comportare costi maggiori per i mutuatari rispetto a qualche mese fa.

I rialzi dei tassi di interesse decisi dalla BCE, che hanno registrato un aumento di oltre 300 punti in meno di un anno, stanno creando una situazione di incertezza, simile a quella vissuta durante la crisi del debito sovrano tra il 2011 e il 2014.

Coloro che hanno recentemente sottoscritto un mutuo hanno già potuto constatare l’aumento spaventoso delle rate o l’applicazione di tassi più elevati rispetto a qualche mese prima. A chiunque stia valutando l’opzione di sottoscrivere un mutuo, si consiglia di fare attenzione alle stime attuali.

Quanto costa di interessi un mutuo da 100 mila euro in 25 anni

Prendiamo in considerazione un mutuo da 100 mila euro con un piano di ammortamento di 25 anni. In ogni caso, la parte più problematica del mutuo è rappresentata dalla quota interessi, ossia l’ammontare degli interessi che devono essere pagati durante l’ammortamento.

Fino a dicembre 2021, la quota interessi rappresentava il 13% del capitale (o il 15% per mutui della durata di 30 anni). Questo significava che per ogni 100.000 euro di mutuo, si dovevano pagare tra 13.000 e 15.000 euro di interessi. Questo era possibile grazie a un TAN intorno all’1% e a tassi come l’Eurirs ed Euribor che erano inferiori all’1% (con l’Euribor addirittura negativo).

Questo trend di bassi tassi si è protratto per anni, consentendo a molti mutuatari di avere una quota interessi insignificante, anche inferiore al 13-15% menzionato in precedenza.

Oggi, la situazione è completamente diversa. A causa dei continui aumenti dei tassi d’interesse stabiliti dalla BCE, il TAN per un mutuo è salito ben oltre il 4%, senza contare i tassi Eurirs ed Euribor che si situano oltre il 3%. Con un TAN quadruplicato, la quota interessi inevitabilmente è aumentata in modo significativo.

Se si mantiene un mutuo da 100.000 euro con una durata di 25 anni, la quota interessi rappresenterà il 58% dell’intero ammontare: alla fine del mutuo si dovranno restituire ben 58.000 euro di interessi, rispetto ai 13.000 euro previsti prima degli aumenti.

Quanto si paga di interessi su un mutuo da 100 mila euro in 20 anni

Considerando invece un mutuo di 100.000 euro con una durata di 20 anni, effettuando una simulazione, supponiamo di ottenere un mutuo a tasso variabile del 3,5%. Se il tasso rimanesse stabile, alla fine del mutuo si pagherebbero 39.000 euro di interessi, ovvero il 39% del capitale.

Tuttavia, se i tassi Euribor concordati in sede bancaria dovessero aumentare ipoteticamente al 4-4,5%, la quota degli interessi salirebbe al 45-51%, ossia tra 45.000 e 51.000 euro. In alcuni casi, si teme addirittura di superare la soglia psicologica del 5%, il che comporterebbe una quota interessi del 58%, ovvero 58.000 euro.

In situazioni come queste, potrebbe essere più conveniente optare per un tasso fisso, anche se non sarà inferiore a quello attualmente concordato per il tasso variabile. In generale, i TAN proposti per i tassi fissi si aggirano intorno al 4-4,5%, il che comporterebbe sempre il pagamento di 45.000-51.000 euro di interessi.

Quanto costa di interessi un mutuo da 100 mila euro in 10 anni

Quando si considera un mutuo con una durata di 10 anni e un importo di 100.000 euro, la quota interessi sarà generalmente inferiore rispetto a una durata più lunga. Il principio di base è che più lungo è il periodo di ammortamento, maggiore sarà la quota interessi, ma ciò comporterà anche una rata mensile più gestibile.

Fino a dicembre 2021, la quota interessi per un mutuo di questo tipo sarebbe stata del 5%, ovvero poco più di 5.000 euro di interessi da restituire sui 100.000 euro di mutuo. Questa era considerata un’opportunità vantaggiosa, anche se la rata mensile avrebbe raggiunto i 876 euro.

Tuttavia, oggi le cose sono cambiate radicalmente. Non solo si avrebbe una rata mensile superiore a 1.000 euro, ma con un TAN del 4%, si dovrebbe corrispondere almeno il 20% degli interessi, ovvero 20.000 euro. Nel caso di un TAN del 5%, la percentuale salirebbe al 30%.

Non consigliamo un mutuo con una durata di 10 anni, soprattutto a causa della rata mensile elevata. Attualmente, con un tasso del 4%, la rata mensile varia da 477 euro per un mutuo trentennale a 605 euro per uno ventennale. In pratica, ciò rappresenta un aumento del 25-30% rispetto a dicembre 2021. Chi ha sottoscritto un mutuo a tasso fisso prima degli aumenti dei tassi non ha alcun problema in questo periodo.

Purtroppo, coloro che si trovano tra le 3,5 milioni di famiglie che hanno un mutuo, si sono ritrovati con una rata difficile da gestire e non possono richiedere una surroga o una rinegoziazione delle condizioni finanziarie. Queste famiglie sono state colpite dagli aumenti dei tassi d’interesse e si trovano in una situazione difficile.

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