Commercio e turismo, Opizzi (FdI) “Scelte condivise con il territorio e finanziamenti mirati” #finsubito prestito immediato

“Politiche e scelte calate dall’alto e senza confronto con gli attori del settore, anche sui temi del commercio, del turismo e dei servizi collegati, non portano alcun vantaggio al territorio. Partendo dalle specificità della nostra provincia, occorre che la Regione si impegni per finanziamenti maggiori e più mirati, sostegno all’accesso al credito per le nostre imprese, sviluppo delle infrastrutture e dei servizi a supporto del commercio e del turismo, senza invece imporre come spesso fatto finora contenitori vuoti”. A sostenerlo è Erika Opizzi, candidata di Fratelli d’Italia alle prossime elezioni regionali, che è intervenuta di fronte alla giunta dell’Unione Commercianti. “Ho sempre inteso la politica come confronto – ha esordito – l’ho sempre praticata in questo modo e così mi impegno a farlo anche in Regione se sarò eletta, perché penso sia la precondizione necessaria per fare il bene della comunità”.

Nel suo intervento, Opizzi ha evidenziato la stretta correlazione di “sviluppo infrastrutturale e dei servizi con lo sviluppo del commercio e del turismo”. La nostra posizione geografica è strategica – ha detto – ma non sufficientemente valorizzata, basti pensare alla mancata realizzazione della stazione dell’Alta Velocità che creerebbe indubbio indotto”.

“Lo sviluppo delle reti materiali ed immateriali e dei servizi è fondamentale per mantenere vivo il commercio di prossimità, i centri storici e i tanti piccoli borghi della nostra collina e montagna” ha continuato la candidata di Fratelli d’Italia che ha rimarcato “la necessità di dare gambe e concretezza agli hub urbani, un modello che può funzionare solo se supportato da adeguati finanziamenti, per non rischiare che rimangano una scatola vuota”.

In quest’ottica Erika Opizzi ha anche citato Destinazione Emilia, “che così come è, senza un’attenzione della Regione alle caratteristiche specifiche del nostro territorio, delle sue eccellenze e del tipo di turismo che richiama, con un doveroso coinvolgimento degli attori della filiera turistica, non può che essere destinata a rimanere una sovrastruttura senza valore”.