Firenze, 24 ottobre 2024 – Il mercato immobiliare in Toscana mostra segni di forte rallentamento. Le transazioni immobiliari hanno subito una contrazione significativa nel 2023, con una diminuzione del 13,9%, mentre gli acquisti tramite mutuo sono crollati del 31%. Anche il mercato degli affitti mostra segni di stagnazione. Questi sono alcuni dei dati principali emersi dal tredicesimo rapporto di monitoraggio sulla condizione abitativa “Abitare in Toscana”, presentato oggi a Firenze.
Il rapporto, curato dall’Osservatorio sociale della Regione Toscana in collaborazione con Anci Toscana, il settore regionale politiche abitative e Irpet, evidenzia luci e ombre anche nelle politiche della casa.
Segnali positivi provenienti dalle politiche pubbliche della Regione Toscana arrivano dai 453 nuovi alloggi Erp, di edilizia residenziale pubblica, messi a disposizione nel 2023, ma non mancano criticità, dice il rapporto. Il Governo ha smesso di finanziare due fondi fondamentali, quello per il sostegno all’affitto e quello per la morosità incolpevole.
Durante la presentazione del rapporto, il presidente della Regione Eugenio Giani ha ribadito l’impegno della Toscana nel settore abitativo: “Continuiamo a investire nel ripristino e nell’ampliamento del patrimonio Erp, negli alloggi a canone sostenibile e nella rigenerazione urbana. Il nostro obiettivo è garantire un welfare che risponda ai bisogni delle persone e promuova la coesione sociale”.
Anche l’assessora regionale alle politiche sociali e alla casa, Serena Spinelli, ha sottolineato i progressi fatti con il piano casa regionale, menzionando i 10 milioni stanziati per la ristrutturazione di 470 alloggi pubblici e i 30 milioni di fondi comunitari destinati alla costruzione di nuovi immobili.
Susanna Cenni, presidente di Anci Toscana, ha sottolineato le difficoltà che i Comuni toscani si trovano ad affrontare in tema di emergenza abitativa: “La povertà abitativa è ormai una condizione diffusa. Anci continuerà a collaborare con la Regione per realizzare politiche eque e sostenibili, ma il mancato sostegno del Governo, in particolare per il fondo affitti, complica enormemente la situazione”.
Compravendite e affitti
Dopo due anni di crescita nel 2023 si registrata una diminuzione significativa delle transazioni immobiliari: -13,9% rispetto all’anno precedente. Anche gli acquisti con mutuo calano in maniera drastica, se comparati con quelli del 2022: – 30,9%. Un dato che può essere ricondotto all’aumento dei tassi di interesse, che hanno reso poco conveniente l’accensione di mutui. Per quanto riguarda il mercato delle locazioni, il 2023 mostra segni di stagnazione, con un aumento marginale nei contratti registrati (+0,3%). Diminuiscono però le locazioni riguardanti immobili destinati ad uso abitativo, mentre crescono quelle commerciali. Anche il Fondo sociale per l’affitto ha subito una drastica riduzione, con una dotazione per il 2023 di poco più di 12 milioni di euro, contro i quasi 28 milioni dell’anno precedente, rendendo sempre più difficile per molte famiglie ricevere supporto.
Difficoltà di accesso alla casa e sfratti in aumento
L’accesso alla casa, intanto, è diventato sempre più difficile per molte famiglie. L’Affordability Index, che misura la capacità delle famiglie di acquistare una casa, mostra che in media servono 7 annualità di reddito per acquistare un’abitazione in Toscana, ma questa cifra può salire a 23 annualità se si considera una soglia di spesa sostenibile pari al 30% del reddito. Inoltre, il 4,1% delle famiglie toscane spende oltre il 40% del proprio reddito netto in spese abitative, una condizione che pone molte di loro in una situazione di estrema vulnerabilità economica.
Sul fronte degli sfratti, la situazione è peggiorata: nel 2022 sono state registrate 8.604 richieste di esecuzione e 2.500 sfratti effettivi, in aumento del 163% rispetto al 2021 e superiori al 2019.
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