“Quando parliamo di servizi pubblici, e in particolar modo quando parliamo di scuola e istruzione, il filo diretto tra le politiche nazionali e regionali è cruciale per garantire che il diritto all’istruzione sia effettivamente tutelato e valorizzato in tutto il Paese“. Inizia così il comunicato stampa di Alleanza Verdi Sinistra su scuola, formazione e politiche giovanili.
“Purtroppo proprio in questo contesto, la attuale manovra del governo Meloni rappresenta un ulteriore passo indietro per il diritto all’istruzione e al sapere in Italia: con tagli significativi agli organici scolastici – migliaia di insegnanti in meno e oltre 250 mila lavoratori precari – e riduzioni delle risorse destinate alle università e agli enti locali, il sistema educativo rischia di essere gravemente compromesso. Al tempo stesso, si destinano miliardi alla spesa militare e si agevolano evasori e super ricchi, mentre le scuole e i servizi per i cittadini soffrono di carenze strutturali e mancanza di investimenti.
È essenziale che le Regioni si oppongano a questa tendenza, adottando politiche che contrastino i tagli e promuovano il diritto all’istruzione come valore fondamentale. La Liguria proprio oggi si trova dunque su uno spartiacque: e ha una grande occasione, quella di cambiare e diventare un esempio di resistenza e di alternativa, contrastare le politiche nazionali investendo in modo mirato su servizi educativi, edilizia scolastica e formazione, per offrire a tutti i giovani una vera possibilità di crescita e futuro.
Ecco alcuni punti su cui ci siamo soffermati sia a livello nazionale che a livello di programma per queste elezioni.
Diritto allo Studio e Contrasto alla Dispersione Scolastica
La dispersione scolastica resta un problema grave, con un tasso nazionale del 13% e del 12,9% in Liguria, particolarmente marcato nelle aree svantaggiate, come la provincia di Imperia e le zone di confine, e nei passaggi tra livelli di istruzione. Questo fenomeno aggrava le disuguaglianze sociali e priva molti giovani di opportunità di crescita personale e professionale. È fondamentale che la Regione sostenga direttamente gli enti locali nel garantire servizi essenziali come mensa e trasporto scolastico. Questo supporto è cruciale per impedire che difficoltà economiche ostacolino il diritto allo studio. Tra le proposte di AVS si trova ad esempio quella di rendere gratuiti i libri di testo fino al termine dell’obbligo scolastico per famiglie con ISEE fino a 35.000 euro. Tale misura, già oggetto di proposte di legge nazionali, ridurrebbe significativamente il carico economico delle famiglie (anche di fascia intermedia) e renderebbe l’istruzione più accessibile.
Inoltre è essenziale che la regione, nell’ambito delle misure atte a garantire il diritto allo studio, sostenga una revisione del piano del trasporto pubblico locale. Questo riguarda tutta la Liguria, ma può riguardare in particolare la nostra provincia dove la complessità nel raggiungere i centri sede delle scuole, sia dall’entroterra che lungo la zona costiera, non solo ostacola la quotidianità degli spostamenti ma limita anche le possibilità di scelta dei percorsi di istruzione per molti studenti. Il traffico, l’inadeguatezza della rete di autobus (pensiamo ad esempio alla mancanza di collegamento tra le stazioni ferroviarie decentrate e i centri cittadini sede di istituti scolastici come Imperia, Diano, Taggia…) la scarsità nell’offerta di treni – rendono gli spostamenti complicati e disincentivano l’accesso a scuole e istituti fuori dalla propria zona.
Sistema di Istruzione e Formazione Professionale all’Avanguardia
La formazione professionale deve allinearsi alle esigenze sociali e allo sviluppo del territorio, in particolare rispetto alla transizione ecologica e digitale. La Regione Liguria dovrebbe investire in percorsi formativi mirati a:
- La transizione ecologica e digitale, per preparare i giovani a contribuire a un futuro sostenibile e innovativo.
- Competenze imprenditoriali femminili, promuovendo l’occupazione delle donne e l’inclusione lavorativa.
- Minori stranieri non accompagnati, attraverso percorsi personalizzati di formazione per facilitarne l’integrazione sociale e professionale.
Ci opponiamo, invece, a percorsi formativi abbreviati che riducano la qualità dell’istruzione per favorire un rapido accesso al lavoro. La scuola non deve ridursi a mero addestramento tecnico ma fornire competenze trasversali e consapevolezza dei diritti lavorativi.
No agli Accorpamenti Scolastici: Opportunità per le Periferie
Il recente Piano di dimensionamento scolastico ha portato all’accorpamento di vari istituti in Liguria, con conseguenze negative sulla qualità didattica, specie per le scuole periferiche, già penalizzate da tassi più alti di dispersione e difficoltà socioeconomiche. Proponiamo di invertire questa tendenza, mantenendo l’autonomia delle scuole con almeno 400 alunni e promuovendo l’apertura di nuovi istituti e poli tecnologici nei quartieri periferici della regione. Una rete scolastica accessibile e ben distribuita è essenziale per offrire opportunità educative a tutti e per fare della scuola un motore di rigenerazione culturale.
Asili Nido: Più Posti per una Maggiore Inclusione
L’offerta di asili nido in Liguria è molto bassa, coprendo solo il 30% della domanda, un dato inferiore all’obiettivo europeo del 33%. In altre regioni italiane, questo obiettivo è stato raggiunto, mentre in Liguria le famiglie faticano ancora a trovare soluzioni adeguate. Anche se il PNRR ha stanziato risorse significative per ampliare i servizi educativi per l’infanzia, la situazione non è migliorata in modo apprezzabile, poiché i fondi non sono stati utilizzati appieno o sono stati impiegati per interventi poco efficaci. La carenza di posti in asili nido colpisce duramente le famiglie, in particolare quelle con entrambi i genitori lavoratori o i nuclei monoparentali, spesso costretti a soluzioni private costose o a rinunciare al lavoro. È urgente sviluppare un piano regionale per la costruzione di nuovi asili nido e l’incremento dei posti, puntando a coprire almeno il 40% della domanda entro cinque anni, per garantire maggior inclusione e conciliazione tra vita familiare e professionale.
Edilizia Scolastica: Un Piano Straordinario per la Sicurezza
La situazione dell’edilizia scolastica in Liguria è critica, con solo il 31% degli edifici scolastici in possesso del certificato di agibilità, ben al di sotto della media nazionale del 45%. Nel 2023 si sono verificati cinque episodi di crolli o cedimenti strutturali, mettendo in pericolo l’incolumità di studenti e personale scolastico. La mancanza di investimenti adeguati nella manutenzione e nella sicurezza ha portato a un progressivo deterioramento delle strutture, molte delle quali non hanno mai ricevuto interventi significativi. La situazione riguarda non solo la sicurezza strutturale, ma anche l’efficientamento energetico e l’accessibilità. Infatti, solo un terzo delle scuole rispetta le normative per la disabilità, escludendo di fatto molti studenti. Serve quindi un piano straordinario di investimenti per la messa a norma, l’efficientamento energetico e la piena accessibilità delle scuole, con monitoraggi costanti e priorità alla manutenzione strutturale.
Politiche Giovanili: Spazi, Opportunità e Lavoro Dignitoso
In Liguria il tasso di NEET (giovani non in istruzione, lavoro o formazione) tra i 15 e i 29 anni è del 24%, superiore alla media nazionale, segno di una grave carenza di opportunità. In molte aree periferiche, mancano spazi di aggregazione e strutture culturali per i giovani, come centri giovanili, biblioteche moderne o luoghi per eventi. Le poche iniziative, gestite spesso da associazioni di volontariato, non riescono a coprire una domanda crescente, aggravando la marginalizzazione.
Dal punto di vista lavorativo, la precarietà è diffusa: i giovani devono spesso accettare lavori temporanei, mal pagati o non retribuiti, come molti tirocini. Il tasso di disoccupazione giovanile in Liguria è tra i più elevati d’Italia, con pochi sbocchi professionali e scarsa mobilità. Proponiamo di incrementare l’indennità minima per i tirocini a 800 euro mensili per contrastare lo sfruttamento e limitare la fuga di giovani all’estero. Un piano regionale dovrebbe integrare percorsi formativi e lavorativi, incentivando l’apprendistato e collaborazioni con aziende locali per creare opportunità nei settori emergenti della transizione ecologica e digitale.
Infine, è importante sottolineare come i giovani siano spesso le prime vittime dei divieti alla libera espressione e alla manifestazione dei propri diritti. Le recenti politiche del governo tendono a limitare la voce dei giovani, come dimostrano i tentativi di Valditara di rendere la scuola un luogo sempre più autoritario, volto a formare cittadini rassegnati a entrare in una filiera produttiva di lavori precari e mal pagati. Una scuola autoritaria non solo priva i giovani di un’educazione libera e critica, ma prepara una società ingiusta e priva di futuro.
Le proposte concrete di Alleanza Verdi e Sinistra (AVS) per la scuola e i giovani puntano a trasformare radicalmente il contesto educativo e le opportunità per i ragazzi in Liguria, rendendolo più inclusivo, accessibile e orientato alle reali esigenze della società.
Innanzitutto, si propone il recupero di spazi industriali abbandonati per destinarli a nuove funzioni culturali, artistiche e di aggregazione, rendendo le città liguri più a misura di studenti. La creazione di centri polifunzionali dedicati ai giovani, con accesso a biblioteche, laboratori, sale studio e spazi per eventi culturali, rappresenterebbe un importante passo avanti per favorire l’inclusione sociale e l’incontro tra giovani di diverse realtà.
Per supportare concretamente gli studenti universitari, soprattutto quelli fuori sede, è necessario aumentare i fondi a loro dedicati, con l’obiettivo di facilitare l’accesso a borse di studio, agevolazioni per il trasporto e servizi abitativi a prezzi calmierati. Questo tipo di sostegno è cruciale per garantire pari opportunità di accesso all’istruzione superiore, riducendo il rischio di abbandono degli studi per ragioni economiche.
Sul fronte della formazione professionale, AVS propone di ampliare l’offerta dei corsi regionali, introducendo percorsi formativi legati alle nuove tipologie lavorative, con un’attenzione particolare alle esigenze emergenti nel mercato del lavoro, come la transizione ecologica e digitale. È fondamentale non limitare i corsi alla ristorazione e al turismo, ma offrire opportunità in settori innovativi che rappresentano il futuro dell’occupazione giovanile.
Un altro aspetto centrale riguarda il contrasto alle pratiche di sfruttamento dei tirocini, che spesso non portano ad un’effettiva assunzione e si limitano a fornire manodopera a basso costo. È necessario aumentare l’indennità minima mensile per i tirocini extracurricolari, garantendo così una retribuzione dignitosa ai giovani. Inoltre, si propone di vietare l’attivazione di tirocini per attività ripetitive o scarsamente qualificanti, che non offrono reali opportunità di apprendimento e crescita professionale. Per monitorare e garantire la qualità dei tirocini, AVS propone l’istituzione di un Osservatorio regionale sui tirocini, incaricato di vigilare sul rispetto delle norme e sull’efficacia dei percorsi formativi.
Le proposte di AVS rappresentano un passo necessario per costruire una Liguria più equa, innovativa e inclusiva a partire proprio dal sostegno alle politiche scolastiche, dell’istruzione, educazione, formazione, come chiave per il progresso sociale ed economico della nostra regione, e deve essere una priorità assoluta per tutte le istituzioni.
Andiamo a votare e sosteniamo Alleanza Verdi Sinistra: per sostenere la candidatura di Andrea Orlando come presidente della regione, e per non lasciare sola la generazione dei nostri giovani; per una scuola democratica e inclusiva che formi cittadini consapevoli e per una società giusta che offra opportunità concrete di crescita e realizzazione personale.
C.S.
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