Una mostra fotografica, oltre 70 relatori e tre giorni di eventi.
È stato tutto questo “Il mio orizzonte. Il valore dell’orientamento nelle disabilità cognitivo relazionali” convegno nazionale svoltosi a Varese che ha richiamato da tutta Italia esperti di medicina, psicologia, pedagogia, scuola, lavoro, legislazione, riabilitazione, volontariato, filosofia, storia moderna, architettura, cinema, arte, sport e molto altro.
Promosso dal Centro Internazionale “Gianfranco Brebbia” in collaborazione con ATS Insubria, Università degli Studi dell’Insubria, Ufficio Scolastico per la Lombardia, Confindustria Varese e con il contributo di Regione Lombardia e Fondazione Comunitaria del Varesotto, la sesta edizione della manifestazione ha acceso i riflettori sugli ultimi risultati della ricerca scientifica, nonché sulle strategie all’avanguardia per affrontare le problematiche più ricorrenti legate alla disabilità.
«Mi auguro davvero che questo convegno sia servito a rinforzare la rete tra le Istituzioni per accompagnare la persona disabile e la sua famiglia in un progetto di crescita, pensato e realizzato fin dalla nascita, verso una vita adulta autonoma e appagante. Credo di poter dire che siano state condivise delle ottime basi su cui proseguire il lavoro» ha commentato la responsabile scientifica del convegno Giovanna Brebbia, sottolineando quanto sia centrale il tema dell’orientamento nei progetti di vita di bambini e ragazzi con disabilità, con lo scopo di individuare precocemente gli strumenti utili per ottenere una vita il più autonoma possibile.
Il pomeriggio si è aperto con il video messaggio istituzionale del ministro per le disabilità Alessandra Locatelli, che ha voluto in questo modo evidenziare il contributo strategico del congresso.
«Per Regione Lombardia il riconoscimento del diritto alla vita indipendente e all’inclusione socio lavorativa di tutte le persone con disabilità restano centrali nell’azione di governo – ha detto nel suo intervento Elena Lucchini, Assessore a Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità della Regione Lombardia – La concreta realizzazione dei percorsi di inclusione necessita però di un intervento condiviso e trasversale con tutti i soggetti coinvolti: istituzioni, sistema sanitario e sociosanitario, enti locali, mondo accademico e Terzo Settore. Un’intesa di valore, umanità e competenze come testimoniato da questo Convegno a Varese che nel corso delle sue edizioni sta creando una solida rete sociale al servizio dell’intera comunità».
«Il percorso di inclusione socio-lavorativa e di vita indipendente delle persone con disabilità è una delle missioni centrali per Regione Lombardia, e il mio impegno per questa causa, iniziato da Presidente della Commissione Sanità, continua con determinazione e responsabilità nella Commissione Welfare – ha poi sottolineato Emanuele Monti, Presidente della Commissione Welfare del Consiglio regionale – Regione Lombardia sta dimostrando che l’inclusione è una realtà possibile quando si attiva una rete solida tra istituzioni, sistema sanitario e sociosanitario, enti locali, mondo accademico e Terzo Settore. Progetti di valore, come quello promosso in questo Convegno a Varese, ne sono un esempio tangibile. Grazie all’Assessore Lucchini per il lavoro che porta avanti senza sosta per trasformare questa visione in una pratica quotidiana. È solo unendo forze e competenze diverse che possiamo rispondere efficacemente ai bisogni delle persone con disabilità e costruire una Lombardia più inclusiva e accessibile per tutti».
All’incontro sono intervenuti, con un indirizzo di saluto, anche il presidente del Consiglio Comunale di Varese Alberto Coen Porisini e Mauro Ferrari, direttore uscente del Dipartimento di Scienze Teoriche e Applicate dell’Università degli Studi dell’Insubria.
«Eventi come questo rappresentano un’importante occasione per condividere conoscenze e strategie innovative che possono migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità e quindi anche dell’intera comunità – Ha spiegato il direttore generale di ATS Insubria Salvatore Gioia – Questo convegno si dimostra un pilastro essenziale per comprendere a che punto siamo e in quale direzione procedere in una collaborazione concreta tra istituzioni, ricercatori e famiglie: il filo conduttore di quella rete che, facendo sistema, crea un percorso operativo di crescita e autonomia per i nostri giovani».
La Tavola Rotonda “Lavoro e “dopo di noi”. Progetti e sperimentazioni”, moderata dal direttore socio sanitario di ATS Insubria Enrico Tallarita ha coinvolto poi il direttore di Varese Focus e responsabile comunicazione di Confindustria Varese Davide Cionfrini, il direttore vicario Disabilità, Volontariato, Inclusione e Innovazione Sociale della Direzione Generale Famiglia, Solidarietà Sociale, Disabilità e Pari Opportunità di Regione Lombardia Roberto Daffonchio, la direttrice del Dipartimento Programmazione per l’Integrazione delle Prestazioni Sanitarie, Socio Sanitarie e Sociali di ATS Insubria Sara Gambarini, lo psicologo e direttore Integrazione Servizi, Programmazione Territoriale e Coordinamento Cabina di Regia di ATS Insubria Enrico Frattini e l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Varese Roberto Molinari. Per Provincia di Varese sono intervenuti invece Carmelo Lauricella Consigliere provinciale delegato al lavoro, Raffaella Cirillo, responsabile del Collocamento mirato disabili della Provincia di Varese e Francesco Maresca responsabile del Settore lavoro della Provincia di Varese.
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