In Sardegna, la sostenibilità sta diventando una parola d’ordine sempre più condivisa dagli imprenditori. Negli ultimi anni, infatti, un crescente numero di aziende dell’isola ha adottato pratiche e tecnologie green, dimostrando un impegno concreto verso la riduzione dell’impatto ambientale. Secondo i dati del dossier realizzato dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sostenibili, ben il 25% delle imprese sarde ha investito in soluzioni a basso impatto ambientale, ponendo la regione al quinto posto a livello nazionale. Questa transizione è resa evidente anche dai dati sulla formazione: il 30,5% delle aziende ha avviato corsi di aggiornamento sul tema della sostenibilità, segnalando la volontà di preparare il proprio personale alla sfida ambientale.
L’evento regionale organizzato a Cagliari da Confartigianato Sardegna per la Settimana per l’Energia e la Sostenibilità ha messo in luce la necessità di supportare questa svolta green, radunando esperti, politici e rappresentanti delle istituzioni per discutere di diagnosi energetiche, modelli di autoproduzione e tecnologie rinnovabili. Giacomo Meloni, Presidente di Confartigianato Sardegna, ha espresso con forza la visione dell’associazione, sottolineando che il cambiamento deve essere accompagnato da consapevolezza, competenza e responsabilità. Meloni ha evidenziato come la transizione sostenibile rappresenti una grande opportunità non solo per le imprese ma per tutti i cittadini, puntando sullo sviluppo di un futuro economicamente solido e rispettoso dell’ambiente.
Un aspetto rilevante riguarda il settore della casa, delle costruzioni e del trasporto, dove il 25,8% delle imprese sarde, ossia circa 80.000 addetti, è attivamente impegnato nella transizione green. Tuttavia, l’insufficienza di manodopera qualificata sta rallentando i progressi: il 45,5% dei lavoratori con competenze verdi risulta difficilmente reperibile, con un vuoto di oltre 8.000 figure professionali solo nel settore artigiano. Le imprese, dunque, pur riconoscendo i vantaggi dell’efficientamento, devono affrontare questa carenza che complica l’effettiva implementazione delle misure green.
Le aziende sarde stanno puntando anche sull’autoproduzione e autoconsumo energetico, una scelta che comporta minori dipendenze dai fornitori esterni e un taglio netto ai costi. Come spiegato da vari rappresentanti durante l’incontro a Cagliari, questo tipo di gestione energetica non solo consente risparmi in bolletta ma risponde agli standard europei sulla sostenibilità. Gli imprenditori vedono anche un’opportunità di competere su bandi di finanziamento e appalti pubblici, grazie all’adozione di pratiche rispettose dell’ambiente.
All’evento è intervenuto anche Massimo Zedda, sindaco di Cagliari, che ha parlato dell’impegno del Comune nella promozione dell’efficienza energetica. Ha evidenziato l’importanza del lavoro di Confartigianato Sardegna nel sensibilizzare le imprese sull’uso del fotovoltaico, proponendo di coinvolgere l’associazione anche nella mappatura degli edifici pubblici per una loro riqualificazione energetica. Franco Cuccureddu, Assessore Regionale all’Artigianato, ha enfatizzato come la transizione energetica sia un pilastro fondamentale per il settore artigiano sardo, da accelerare con il supporto della Giunta Regionale.
Luca Mercalli, presidente della Società Meteorologica Italiana, ha sottolineato l’urgenza di un piano strategico per l’indipendenza energetica del Paese, in cui l’utilizzo di fonti rinnovabili e la riqualificazione degli edifici rappresentano passaggi cruciali. Mercalli ha anche sollevato il problema della burocrazia, che rallenta l’adozione delle energie rinnovabili, sostenendo la necessità di un intervento normativo che renda più agevoli i processi.
Gianmarco Ragnolo di Epq ha invece affrontato il tema delle comunità energetiche (CER), evidenziando i vantaggi derivati dalla condivisione energetica e dall’autoconsumo. La sua posizione è stata condivisa anche da Cesare Moriconi, del gabinetto dell’Assessorato Regionale Ambiente, che ha auspicato una transizione che possa colmare il divario competitivo con gli altri Paesi europei, garantendo al tempo stesso sostenibilità e vantaggi economici.
L’Assessore Regionale all’Industria Emanuele Cani ha lodato l’iniziativa di Confartigianato, dichiarando l’intenzione della Regione di destinare fondi significativi all’autoconsumo e alle rinnovabili. Cani ha inoltre annunciato che saranno presto disponibili bandi di finanziamento per le aziende sarde che intendano investire in soluzioni green, con l’obiettivo di incentivare una partecipazione capillare delle imprese nel cammino verso la sostenibilità.
Il dossier di Confartigianato Imprese Sostenibili e l’evento di Cagliari testimoniano come la Sardegna stia affrontando con determinazione la sfida della transizione energetica. Gli imprenditori sardi, sostenuti da un quadro normativo in evoluzione e da fondi pubblici, stanno abbracciando il cambiamento non solo come una necessità, ma come una strategia di crescita e competitività. Le parole di Giacomo Meloni sintetizzano lo spirito di questa nuova rivoluzione industriale: “Le nostre imprese stanno già operando concretamente per ridurre l’impatto ambientale, con responsabilità verso le comunità e il territorio. Questa è una straordinaria occasione per ripensare i modelli di business, innovare e creare nuovo valore economico”.
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