Primo tempo favorevole agli ospiti che vanno in vantaggio con un autogol di Coulibaly. Nella ripresa Charpentier trova l’1-1 ma poco dopo il centravanti di casa dal dischetto colpisce la traversa
L’Empoli domina il primo tempo, il Parma si prende il secondo, e così l’1-1 è il risultato naturale della sfida tra le squadre più giovani della Serie A. A dir la verità gli emiliani sono stati a un passo dalla grande rimonta, perché Bonny, al 38′ della ripresa, ha spedito sulla traversa un calcio di rigore, e allora è normale che adesso i ragazzi di Pecchia abbiano parecchi oda recriminare. Ma, se si osserva con lucidità l’andamento di tutto il duello, si deve convenire che il pareggio è l’esito più giusto.
fazzini ovunque
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Pecchia conferma il solito 4-2-3-1, con Bernabè e Sohm in mediana e Hernani avanzato sulla linea dei trequartisti. Man sulla destra e Cancellieri sulla sinistra hanno il compito di accendere la luce, e Bonny è il centravanti tuttofare. L’Empoli risponde con il 3-4-2-1, dove Fazzini è un centrocampista universale. Nel senso che sa quando è il caso di rientrare e quando, invece, ci si può buttare in avanti. E’ proprio sulla qualità del talento dell’Empoli, sulla fisicità di Anjorin e sull’intraprendenza di Gyasi, sulla fascia destra, che la squadra di D’Aversa costruisce un primo tempo di qualità, di personalità e di coraggio. I toscani cancellano dal campo un Parma timido e con poche energie. Bernabè fatica a legare il gioco, gli attaccanti non vengono mai innescati, e così l’Empoli tocchetta e verticalizza disegnando pregevoli trame. Al 35′ l’azione, iniziata da Colombo e rifinita da Gyasi, regala il gol del vantaggio: si tratta di autorete di Coulibaly che, nel tentativo di frenare l’inserimento di Fazzini, tocca alla spalle di Suzuki. La reazione del Parma è tutta in una conclusione di Cancellieri che si stampa sulla traversa al 43′. Ma l’impressione, al momento, è che il progetto tattico studiato da D’Aversa abbia mandato in tilt le certezze degli emiliani.
charpentier superstar
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Nella ripresa Pecchia cambia le carte in tavola. Fuori un impalpabile Man e dentro Charpentier, con conseguenza variazione del modulo. Il Parma passa al 4-3-3 e quando, al minuto 10, entrano anche Keita e Almqvist, riesce a impossessarsi del campo e a gestire con sapienza le azioni. L’Empoli, con il passare dei minuti, si rintana sempre di più nella propria metà campo e non ha più le energie per ripartire. Il portiere Vasquez dice di no prima a Bonny, poi a una punizione di Bernabè, però si capisce che l’inerzia della partita è cambiata. I ragazzi di Pecchia spingono, forse non sono ordinati e rapidi come al solito, ma hanno idee e fantasia. Al 35′ una bella discesa sulla sinistra di Valeri genera il gol del pareggio: cross in mezzo all’area dove Charpentier stoppa e staffila in rete. E due minuti più tardi ecco l’occasionissima: Almqvist, lanciato da Charpentier, viene abbattuto in area dal portiere Vasquez: rigore sacrosanto che Bonny spreca centrando la traversa.
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