Pronti 19 bus elettrici in Umbria nonostante polemiche CGIL
Pronti 19 bus elettrici – Sono 19 i nuovi autobus elettrici Solaris Urbino 12E, acquistati dall’Agenzia Unica per la Mobilità e il Trasporto Pubblico Locale grazie a un finanziamento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (DM 315/2021), messo a disposizione dalla Regione Umbria. L’acquisto, parte di un ampio piano di modernizzazione, è avvenuto entro il 31 dicembre 2022, rispettando la scadenza fissata per l’assegnazione dei fondi, scongiurando così la perdita del contributo ministeriale di oltre 10 milioni di euro.
Gli autobus sono attualmente in fase di completamento presso il deposito di Maratta, a Terni, dove vengono equipaggiati con le apparecchiature di bordo e sottoposti a controlli funzionali, programmati per concludersi tra novembre e dicembre del 2024. La mancanza delle targhe, come chiarito dall’assessore regionale ai Trasporti Enrico Melasecche, dipende dall’iter in corso per l’immatricolazione, che potrà avvenire solo a lavori completati.
Parallelamente, sono in corso i progetti per l’installazione delle infrastrutture di ricarica necessarie per il funzionamento dei mezzi. Le sedi selezionate per ospitare tali strutture sono i depositi di Terni e Santa Maria degli Angeli. Per quest’ultima, l’Agenzia ha già avviato il confronto con il gestore ferroviario RFI per ottimizzare la compatibilità tra le nuove installazioni e le infrastrutture esistenti, data la vicinanza con l’impianto ferroviario.
L’incremento di potenza elettrica, indispensabile per supportare i nuovi mezzi, è stato richiesto ai fornitori di energia, mentre sono già concluse le interfacce tecniche con Busitalia, attuale gestore del servizio, in vista di una transizione graduale. L’infrastruttura di ricarica sarà realizzata grazie a ulteriori fondi ministeriali previsti dal DM n. 81 del 14 febbraio 2020, il cui bando sarà pubblicato dalla Regione Umbria, che funge da Centrale di Committenza per il progetto.
Questi autobus rientrano nel piano di investimenti per il rinnovamento del Trasporto Pubblico Locale (TPL) in Umbria, che include una gara pubblica per selezionare nuovi gestori. I mezzi saranno operativi in modalità sperimentale nella prima metà del 2025, appena le strutture di ricarica saranno pronte.
La FILT CGIL ha però espresso critiche, accusando la Regione di inefficienze e ritardi, nonché di cattiva gestione dei fondi. L’assessore Melasecche ha risposto a queste accuse definendo la campagna sindacale “priva di fondamento” e volta a screditare l’attuale giunta. Secondo Melasecche, la FILT CGIL ha attaccato senza aver raccolto informazioni adeguate sul piano regionale, ignorando gli sforzi per ridurre l’inquinamento e migliorare i servizi dopo decenni di mezzi alimentati a diesel.
Quanto alle critiche relative alla presunta “ruggine” sui mezzi, l’assessore ha chiarito che gli autobus sono progettati per resistere all’aperto per lunghi periodi. Ha inoltre specificato che l’assenza delle targhe è dovuta al fatto che i mezzi, non ancora immatricolati, non sono ancora in servizio. Le accuse di spreco vengono respinte, sostenendo che i nuovi autobus rappresentano un investimento per la regione e una soluzione al problema dell’inquinamento.
Melasecche ha poi criticato la CGIL, accusando il sindacato di cercare solo di mantenere posizioni di potere a scapito del servizio ai cittadini. Secondo l’assessore, l’atteggiamento del sindacato tende a danneggiare un’iniziativa positiva per i trasporti umbri, frutto di tre anni di sforzi per ridare efficienza alla gestione regionale, particolarmente dopo l’emergenza COVID.
In conclusione, l’assessore regionale ha sottolineato che il progetto continua a avanzare e, nonostante le critiche, porterà presto i suoi frutti.
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