Danno erariale di un milione e mezzo per i due dipendenti per la costruzione della Celso – Casal Velino
Con sentenza definitiva, la Terza Sezione Centrale d’Appello della Corte dei Conti ha confermato la condanna per danno erariale di oltre 1,5 milioni di euro, inflitta in solido al responsabile contabile del Settore tecnico e al dirigente del servizio finanziario della Provincia di Salerno, insieme all’istituto bancario tesoriere. Il verdetto, già pronunciato in primo grado e in appello, rigetta ogni istanza di revocazione avanzata dagli imputati, ponendo fine a una lunga battaglia giudiziaria.
La vicenda
La sentenza riguarda i fondi stanziati per la costruzione della strada Celso-Casal Velino, un tracciato sterrato di nove chilometri che avrebbe dovuto collegare la frazione di Celso, nel comune di Pollica, a Casal Velino. L’opera, finanziata nel 2005 con un contributo di 754.250 euro dalla Regione Campania, doveva essere realizzata sotto la supervisione della Provincia di Salerno. Di questa somma, l’ente ha effettivamente ricevuto circa 603.400 euro (pari all’80% dei fondi stanziati) affinché i lavori fossero completati entro aprile 2008. Tuttavia, nonostante il progetto risultasse formalmente concluso e collaudato, la strada non è mai stata effettivamente realizzata.
I primi sospetti avanzati dall’allora sindaco Angelo Vassallo
Fu Angelo Vassallo, all’epoca sindaco di Pollica, a sospettare per primo delle irregolaritĂ : nel 2008, denunciò pubblicamente il caso, chiedendo chiarimenti alla Provincia. Questo intervento diede il via a un’inchiesta penale che tuttavia si concluse con la prescrizione dei reati per i principali indagati. Il procedimento contabile, invece, ha seguito il suo corso, culminando con l’attuale sentenza definitiva. Gli avvocati degli imputati avevano chiesto la revoca della condanna, sostenendo che la sentenza fosse viziata da errori di fatto. Tra le motivazioni presentate, si sosteneva che il giudice avesse ignorato documenti provenienti dall’inchiesta penale che avrebbero potuto dimostrare l’estraneitĂ di almeno uno degli imputati.
Ricorso rigettato
 Tuttavia, i giudici della Corte dei Conti hanno rigettato il ricorso, confermando che il giudice d’appello può basare le proprie conclusioni sugli elementi ritenuti più idonei, anche se non ha esaminato in dettaglio ogni prova disponibile. Con la sentenza confermata, i condannati dovranno risarcire la Provincia per i danni erariali causati dall’emissione di mandati di pagamento per crediti inesistenti, destinati a una ditta priva di diritto di credito. L’amministrazione provinciale ha già avviato le procedure legali per recuperare l’importo, predisponendo un incarico per il recupero del credito. Una chiusura amara per un caso che ha sollevato interrogativi profondi sulla gestione dei fondi pubblici e sulla trasparenza negli appalti pubblici.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità *****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
Â
Â
Â
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualitĂ *****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
Â
Â
Â