Nei primi 10 mesi (meno qualche giorno) del 2024 gli incassi delle multe stradali per lo Stato hanno sfiorato quota 1,3 miliardi di euro, come afferma un’indagine del Codacons. Nel 2023 gli importi delle multe arrivarono a 1,5 miliardi, segnando un aumento del 6,4%. Nel 2019 l’aumento fu del 23,7%. Considerando che al dato del 2024 mancano ancora i mesi di novembre e di dicembre (oltre a due settimane di ottobre) e che il numero di autovelox in giro è diminuito a causa di una serie di ricorsi, il dato del 2024 potrebbe ricalcare quello dell’anno precedente.
Le regioni più tartassate dalle multe
“Alla data del 17 ottobre le entrate per l’anno 2024 derivanti da sanzioni a carico delle famiglie per violazioni delle norme del Codice della strada ammontano in Italia a un totale di 1.294.799.772 euro“, spiega l’associazione. “La Lombardia detiene il primato degli incassi con ben 324 milioni di euro, seguita da Lazio (130 milioni) ed Emilia Romagna (129 milioni). Fanalino di coda il Molise con appena 1,4 milioni di euro nel periodo considerato”.
E “tra le grandi città con più di 250.000 abitanti Milano è in testa alla classifica delle entrate da multe con 128,7 milioni di euro di proventi, distaccando nettamente Roma (al secondo posto con 88 milioni) e Torino (al terzo con 43,7 milioni)”.
Le multe in rapporto agli abitanti
Fino a qui i dati assoluti, ma se si mettono in relazione gli importi delle sanzioni rispetto al numero degli abitanti di ciascuna regione, si scopre che “i cittadini che pagano più multe sono quelli della Liguria: qui il valore pro-capite delle sanzioni stradali si attesta a 40,1 euro. Al secondo posto la Toscana con una media di 34,9 euro a residente, seguita dalla Lombardia con 32,3 euro pro-capite. Andamento del tutto diverso nelle regioni del sud Italia: il Molise chiude la classifica con un importo medio delle multe stradali pari ad appena 4,9 euro a cittadino residente, 8,9 euro Calabria e Sardegna, poco più di 9 euro la Sicilia“.
La situazione dei comuni
Per i piccoli comuni, quelli con meno di 5.000 abitanti, le multe stradali rappresentano spesso un’importante voce nel bilancio: nel 2024 i piccoli comuni hanno raccolto 72,7 milioni di euro. La cifra sale a 93 milioni per i comuni tra i 5.000 e i 10.000 abitanti. Nelle amministrazioni con oltre 250.000 abitanti gli incassi totali provenienti dalle multe stradali hanno superato quota 410 milioni di euro.
Un capitolo a parte riguarda però l’effettiva capacità dei comuni di incassare gli importi delle multe comminate.
Indagini contro gli autovelox
Il decreto autovelox ha imposto una stretta. Ma il numero degli autovelox attivi in Italia è diminuito anche in seguito ad una sentenza della Cassazione che ha distinto fra autovelox approvati e omologati. Tale sentenza ha aperto la strada a una serie di ricorsi e denunce. Attualmente la Procura di Padova indaga su nove apparecchi di rilevazione della velocità in seguito agli esposti di un’associazione di automobilisti che ha coinvolto in prima persona anche diverse amministrazioni comunali. L’ipotesi di reato è quella di falso ideologico.
E una recente sentenza, sempre della Cassazione, ha ristretto ulteriormente lo spazio d’azione delle autorità in materia di multe erogate dagli autovelox. Le toghe hanno stabilito che è obbligatorio dichiarare i dati del guidatore solo in caso il ricorso venga respinto. Decade dunque per le autorità la possibilità di erogare immediatamente multe in caso di mancata comunicazione dei dati.
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