Benché al Governo si ostinino ancora a studiare nuove limitazioni per il
2025, ormai è chiaro a tutti: il superbonus ha finito la sua
corsa il 31 dicembre 2023 con uno trascinamento di 90 giorni (fino
al 31 marzo 2024) dovuto ai 90 giorni previsti per inviare ad Enea
l’asseverazione finale.
Superbonus: i nuovi dati Enea
Lo ha nuovamente confermato Enea nella sua consueta
pubblicazione mensile con i dati relativi al
superecobonus aggiornati al 30 settembre 2024. Da aprile a
settembre 2024 il totale degli investimenti ammessi a detrazione è
diminuito da 117,5 miliardi di euro a 116,3 miliardi di euro che
portano le detrazioni maturate per lavori conclusi a circa 123
miliardi di euro (ad aprile erano 122,6 miliardi).
Una netta inversione di tendenza rispetto ai numeri degli anni
precedenti e dei primi tre mesi del 2024 che può essere apprezzata
guardano il dato mensile degli investimenti ammessi a
detrazione:
Un dato che risulta ancora più evidente analizzando il dato
mensile e per trimestre delle detrazioni maturate per lavori
conclusi:
Aumentano (poco) solo i condomini
L’unico dato in positivo (e non poteva essere altrimenti) è
rappresentato dai condomini, il cui totale degli investimenti
ammessi a detrazione ha superato quota 77 miliardi di euro di cui
poco meno di 74 riguardano interventi già realizzati.
Restano, dunque, 4 miliardi di euro circa di lavori che si
dovranno concludere al 70% entro il 31 dicembre 2024 o che si
potranno concludere al 65% nel 2025 (vige sempre il principio di
cassa per cui si applica la relativa aliquota alle spese fatturate
e pagate nell’anno).
Non è sfuggita l’ultima limitazione inserita nella bozza di
legge di Bilancio che consentirà l’accesso al superbonus 65% nel
2025 esclusivamente per gli interventi per i quali, alla data del
15 ottobre 2024 risulti:
- presentata la CILAS, se gli interventi sono diversi da quelli
effettuati dai condomini; - adottata la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione
dei lavori e presentata la CILAS, se gli interventi sono effettuati
dai condomini; - presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo,
se gli interventi comportano la demolizione e la ricostruzione
degli edifici.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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