Scadenze fiscali del 31 ottobre: tre impegni chiave per partite Iva e imprese italiane.
Giovedì 31 ottobre si preannuncia una giornata impegnativa per partite Iva e imprese italiane, che dovranno far fronte a tre importanti scadenze fiscali. Saranno chiamati a gestire l’adesione al concordato preventivo biennale, l’invio delle dichiarazioni dei redditi online e la richiesta del bonus casa per i contribuenti a basso reddito. Ecco una guida alle principali scadenze per organizzarsi al meglio.
Concordato preventivo biennale: vantaggi e adesione
Il concordato preventivo biennale è stato introdotto per semplificare e ridurre l’Irpef, permettendo ai lavoratori autonomi e forfettari di pagare le imposte in base a una proposta avanzata dall’Agenzia delle Entrate. La scadenza del 31 ottobre è irrevocabile, e nonostante le richieste di proroga, il governo non ha previsto un rinvio. Tra i vantaggi del concordato rientrano:
- Protezione dagli accertamenti fiscali
- Accesso al ravvedimento speciale per gli anni 2018-2022
Il concordato è disponibile per due anni, ma per i forfettari che aderiscono solo nel 2024, sarà valido un solo anno.
Dichiarazioni dei redditi online: chi deve presentarle
Anche l’invio delle dichiarazioni dei redditi per persone fisiche, società di persone e società di capitali dovrà essere completato entro il 31 ottobre. La scadenza riguarda l’anno d’imposta 2023 e include anche gli eredi di persone decedute nel 2023 o entro il 30 giugno 2024, che possono presentare la dichiarazione in loro vece. Importante ricordare che i contribuenti dovranno trasmettere anche la scheda per destinare l’otto, cinque e due per mille dell’Irpef.
Bonus casa: contributo a fondo perduto per le spese edilizie
Infine, il bonus casa offre un contributo a fondo perduto per i contribuenti con redditi inferiori ai 15mila euro, coprendo le spese per interventi edilizi ammissibili al Superbonus. Questi interventi comprendono opere di efficientamento energetico, sisma bonus, installazione di fotovoltaico e colonnine di ricarica per veicoli elettrici. Il contributo copre il 70% delle spese sostenute, con un limite massimo di 28.800 euro.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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