Il progetto con i treni ad idrogeno fino all’aeroporto di Alghero.
Il futuro dei trasporti ad Alghero sarà green e moderno, con treni ad idrogeno che collegheranno la città fino all’aeroporto di Fertilia. Ieri, 28 ottobre, si è tenuto un incontro molto partecipato, organizzato dall’Assessorato dei trasporti della Regione, Comune di Alghero e Comune di Sassari sul progetto di collegamento ferroviario con l’aeroporto di Alghero.
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Il progetto, che sarà realizzato con fondi del Pnrr altre risorse (quasi 300 milioni di euro), prevede il collegamento dello scalo aeroportuale con la rete ferroviaria a scartamento ridotto, gestita da Arst, tra il centro abitato di Alghero e quelli di Sassari e Sorso.
Nel progetto è prevista la realizzazione di una nuova stazione nell’area di Mamuntanas, la costruzione e l’introduzione di otto treni alimentati a idrogeno e di una centrale di produzione di idrogeno verde mediante l’installazione di pannelli fotovoltaici destinati all’autoconsumo.
“Il sindaco e tutta l’amministrazione comunale di Alghero ci hanno chiesto un incontro con i cittadini affinché potessero esprimere il proprio pensiero sul progetto – illustra l’assessora Regionale dei Trasporti Barbara Manca -. La partecipazione è stata molto numerosa ed è un fatto sicuramente positivo. Sapevamo che in passato erano state espresse, da parte di comitati e cittadini, alcune perplessità su determinati dettagli del progetto e abbiamo accettato molto volentieri l’invito del sindaco Raimondo Cacciotto di prorogare per un mese la data ultima in cui sarà possibile presentare osservazioni e integrazioni. Questo rinvio ci ha dato la possibilità di venire sul territorio e parlare con le persone, un fatto che nella politica e nella gestione della cosa pubblica ritengo sia sempre importante”.
“Ora i diretti interessati hanno la possibilità di avanzare le proprie legittime richieste così che il progetto raccolga la massima condivisione e approvazione da parte di tutti – sottolinea l’esponente della Giunta Todde -. Sono sicura che sarà possibile venire incontro a varie e comprensibili esigenze manifestate da chi vive il territorio quotidianamente”.
“La proposta che abbiamo discusso ha numerosi benefici – osserva Manca soffermandosi sul progetto -. Il primo è di dotare il territorio di un’infrastruttura di lunga durata così come già avviene per l’aeroporti di Cagliari e a breve per quello di Olbia, il secondo di generare un indotto importante con la creazione di numerosi posti di lavoro, il terzo di offrire a residenti e turisti un’alternativa verde per muoversi tra i tre principali centri urbani del territorio.
L’idrogeno è stato individuato non a caso dall’Unione Europea come uno dei migliori combustibili possibili per questo tipo di tratte ferroviarie: non impatta sull’ambiente ed è facile da produrre. Con una piccola centrale fotovoltaica e un ridotto dispendio idrico si alimentano treni che possono circolare su tutta l’infrastruttura ferroviaria, compresa quella interessata dal progetto. Anche in altre linee isolane a scartamento ridotto saranno impiegati treni di questa tecnologia”.
“La domanda che ci dobbiamo porre arrivati a questo punto dell’iter di approvazione è tanto semplice quanto fondamentale – conclude l’assessora Manca – ed è la seguente: vogliamo collegare l’aeroporto di Alghero con i principali centri abitati della zona, ovvero Alghero, Sassari, e Sorso, mediante la realizzazione di un’infrastruttura ferroviaria ecosostenibile e non inquinante? Oggi il Riviera del Corallo è uno dei pochi aeroporti italiani che non si può raggiungere in treno. Si tratta sicuramente di uno degli handicap da risolvere per risollevare le sorti di uno scalo aeroportuale importante, che però, già nei bandi per l’assegnazione delle rotte in continuità territoriale, ha mostrato le sue debolezze e fragilità. Un’infrastruttura che risulta fondamentale per sostenere una regione così operosa come quella del nord-ovest, caratterizzata da produzioni agricole eccellenti e da una domanda turistica di grande rilievo internazionale. Per ottenere questo risultato bisogna lavorare tutti insieme, anche sostenendo progetti che mirano a raggiungere benefici economici e ambientali di indubbio rilievo per la collettività”.
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