Per pratiche commerciali scorrette nella promozione del “Mutuo Crédit Agricole Greenback, l’Antitrust ha avviato un’istruttoria sulla controllata italiana del gruppo bancario francese.
Mutui di Crédit Agricole nel mirino dell’Antitrust. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha infatti avviato un’istruttoria nei confronti della controllata italiana del gruppo francese, guidata da Giampiero Maioli (a destra nella foto), per pratiche commerciali scorrette nella promozione del “Mutuo Crédit Agricole Greenback”. Ieri, insieme al Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza, l’Autorità ha svolto ispezioni nelle sedi della società.
LA CONDOTTA CONTESTATA DALL’ANTITRUST AL CREDIT AGRICOLE
Nell’istruttoria avviata dall’Agcm si contesta in particolare che Crédit Agricole, nelle simulazioni di mutuo online, accessibili sia sul sito online della banca sia sui siti web di comparazione mutui, indicherebbe un TAEG che non include il costo della polizza a protezione del credito (CPI), necessaria per avere uno sconto in promozione sul tasso di interesse del mutuo, per l’intera durata del finanziamento. Verrebbe invece compreso il costo della polizza CPI relativo solo ai primi dodici mesi a partire dalla stipula del mutuo.
Piazza Verdi riferisce poi che alcuni siti web di comparazione che propongono questa offerta, anche se presentano simulazioni di mutuo con i vantaggi previsti dalla promozione, non evidenzierebbero in modo adeguato le condizioni necessarie per avvalersene, come la stipula della polizza CPI per ottenere lo sconto sul tasso di interesse o l’acquisto di un’immobile con classe energetica A o B per ottenere l’azzeramento delle commissioni di istruttoria, delle spese di incasso rata e delle spese di gestione della pratica.
Infine, sempre stando a quanto riporta una nota dell’Autorità, nelle pagine di simulazione del mutuo Crédit Agricole non informerebbe i consumatori del fatto che lo sconto promozionale applicato al tasso di interesse varia a seconda del canale scelto dal consumatore (online, filiale, altri intermediari) per richiedere il mutuo.
DUE ANNI FA LA SANZIONE PER I BONIFICI
Più di due anni fa, a febbraio 2022, l’Authority presieduta da Roberto Rustichelli aveva chiuso con una sanzione di 1 milione un’istruttoria nei confronti della stessa banca. In quell’occasione l’istituto di credito aveva “limitato la libertà di comportamento dei consumatori in relazione alla scelta della tipologia di bonifico online da utilizzare” e li aveva “condizionati a scegliere il bonifico istantaneo, più oneroso rispetto a quello ordinario”. In particolare, si legge in una nota dell’Antitrust, “il cliente che intendeva eseguire un bonifico attraverso l’app Crédit Agricole Italia, nella versione precedente a quella rilasciata l’11 ottobre 2021, leggeva – accanto all’opzione del bonifico istantaneo ‘Arriva subito’ – la scritta ‘Suggerito’. Inoltre, anche dopo la scelta del bonifico ordinario, al consumatore veniva riproposta la soluzione più onerosa del bonifico istantaneo con una casella in evidenza che conteneva la scritta ‘Procedi con istantaneo’”.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui