La blockchain a supporto delle grandi banche
Il processo di sviluppo del celebre Project Guardian, di cui abbiamo già avuto modo di parlare in passato, starebbe andando avanti a gonfie vele. Lo ha annunciato Chainlink, nel comunicare anche il completamento di una fase di sviluppo in collaborazione con UBS e SWIFT.
Il test in questione consisteva nell’utilizzo del sistema di pagamento SWIFT per eseguire alcuni trasferimenti on-chain, e potrebbe essere rivoluzionario per integrare la blockchain nei sistemi di comunicazione interbancari.
“Affinché le risorse digitali vengano adottate a livello globale, devono integrarsi perfettamente sia con i sistemi di pagamento esistenti sia con le valute digitali”, ha dichiarato Jonathan Ehrenfeld, head of strategy di SWIFT. “Il nostro lavoro con UBS e Chainlink nel ‘Project Guardian’ sfrutta la rete SWIFT per collegare le risorse digitali con sistemi già consolidati”.
Chainlink al servizio di SWIFT
L’obiettivo è anche quello di rendere disponibili i fondi tokenizzati tramite SWIFT, per una portata delle transazioni che coinvolgerebbe oltre 11mila istituti finanziari in 200 paesi.
In questo senso, Chainlink eviterebbe di ricorrere a transazioni manuali in caso di operazioni token/fiat, automatizzando i processi aziendali tradizionali. Tutto ciò, senza sostituire SWIFT ma offrendo un supporto ad esso. In altre parole, elaborando i pagamenti per i fondi di investimento tokenizzati senza richiedere un sistema completamente basato su blockchain.
Carta di credito con fido
Procedura celere
Di fatto, il progetto ha quindi dimostrato di poter integrare i RWA nel sistema di comunicazione tra banche e istituti finanziari, ma con un occhio di riguardo stabile al mondo DeFi. Solo il mese scorso, oltre 40 reti, tra cui Tron, avrebbero integrato gli oracoli Chainlink.
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