Ferrara, avvicinava le donne nelle strade isolate e le molestava: ventenne a processo per violenza sessuale #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –

Il gip del tribunale di Ferrara ha emesso il decreto di giudizio immediato per il 20enne di nazionalità nigeriana che, la scorsa estate, aveva avvistato tre giovani donne che stavano camminando da sole, lungo le strade isolate della città, prima avvicinandole mentre pedalava in sella alla sua bicicletta e poi palpeggiandole prima di fuggire. Per quei tre episodi, risalenti al periodo tra fine giugno e inizio luglio, il 20enne ora dovrà andare a processo con la pesante accusa di violenza sessuale. 

A fermarlo e arrestarlo, su ordine del pm Stefano Longhi, poiché indiziato gravemente per quegli abusi, erano stati gli uomini della polizia di Stato, alla fine di una articolata e intensa attività investigativa della Squadra Mobile della Questura di Ferrara, coordinata dalla Procura di Ferrara. Le indagini erano partite dalla violenta aggressione subita da una studentessa fuorisede di 20 anni, lo scorso 19 giugno, in via Rampari San Paolo, a pochi passi dalla Darsena. In quell’occasione, la vittima era stata avvicinata da un uomo con la testa travisata da un cappuccio calzato e in sella a una bicicletta, che le aveva palpeggiato le parti intime, per poi alzarle il vestito e afferrarle gli slip, fino a strapparglieli. In quei momenti concitati, la giovane donna era caduta riportando varie ferite, ma era riuscita a chiedere aiuto ad alta voce, mentre l’aggressore era riuscito a fuggire prima dell’arrivo della polizia, allertata da alcuni abitanti, facendo perdere le sue tracce. Altri due episodi simili erano avvenuti a distanza di due settimane, sempre con lo stesso modus operandi. Uno successe durante la notte del 4 luglio ad una ragazza mentre stava rincasando: percorrendo via Ariosto, infatti, era stata aggredita alle spalle da un uomo che le aveva tappato la bocca con una mano e toccato con forza le parti intime con l’altra. 

A interromperlo erano state le urla della giovane che, per fortuna, non aveva riportato lesioni e aveva denunciato l’accaduto il giorno dopo. Sorte simile era capitata la notte del 6 luglio ad un’altra ragazza che stava rientrando presso la sua residenza nella zona di via Capo delle Volte: era stata, infatti, raggiunta alle spalle da un uomo che viaggiava sempre a bordo di una bicicletta e che aveva provato ad abbassarle i pantaloni, riuscendo a palpeggiarle il fondoschiena. A distanza di pochi minuti poi, tra corso Porta Reno e piazza Travaglio, l’aggressore aveva ostruito la strada a un’altra donna – una ultra60enne straniera – che stava passeggiando con i suoi cani, impedendole di proseguire e chiedendole insistentemente di avere dei rapporti sessuali, questa volta senza mai toccarla. 

Le richieste di aiuto avrebbero però fatto desistere dal suo intento l’individuo che, poco dopo, era stato prima fermato e poi sottoposto a controllo da una volante della Questura e, grazie alle dichiarazioni rese dalla vittima, era stato denunciato per violenza privata e molestie in relazione a questo ultimo fatto. La svolta alle indagini arrivò proprio a seguito di quell’episodio. Nell’occasione, infatti, erano stati svolti rilievi fotografici sull’abbigliamento e sulla bicicletta dell’uomo, mentre sul suo telefono cellulare sono state rinvenute fotografie di interesse investigativo che ritrarrebbero l’indagato con indumenti compatibili con quelli indossati in occasione di alcuni degli eventi contestati. Le conseguenti comparazioni con i filmati estrapolati dagli impianti di videosorveglianza, le escussioni testimoniali, il riconoscimento fotografico effettuato da una delle vittime, i servizi di controllo e l’analisi dei tabulati dell’utenza telefonica dell’indagato avevano, quindi, permesso di raccogliere un grave quadro indiziario nei suoi confronti, sfociato poi nel provvedimento di fermo per violenza sessuale emesso dalla Procura ed eseguito dagli agenti della Squadra Mobile. L’udienza del processo per violenza sessuale è fissata per il 12 dicembre.

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