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Casa: riparte il mercato, su i prezzi – #finsubito prestito personale immediato – Richiedi informazioni


Il rallentamento dell’inflazione ma, soprattutto, il taglio dei tassi d’interesse, hanno ridato ossigeno al mercato immobiliare.

Anche in Polesine, che pure nel 2023 aveva subito la flessione in volumi di compravendite minore fra le province del Veneto: il -3,9% rispetto alla media regionale del -10,67% e alla media nazionale del 9,65%, con Belluno sul -9,78% e il massimo a Padova con il -11,41% e, nel mezzo, Venezia con -11,46% Vicenza con -11,39%, Verona con il -10,58% e Treviso col -10,27%. L’analisi, della Fimaa Ascom Confcommercio di Padova su dati dell’Agenzia delle Entrate, considera l’indice Ntn, il Numero Transazioni Normalizzate, ovvero indicatore della dinamica di mercato. E, a Rovigo, questo numero è passato da 3.154 a 3.03, mentre in Veneto da 70.626 a 63.088.

Ora, dunque, il mercato si è rimesso in moto, come conferma proprio la nota dell’Osservatorio sul mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate che evidenzia nel secondo trimestre del 2024 un incremento delle compravendite del + 1,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, dopo sei trimestri di variazione negativa.

Anche i prezzi tornano a crescere, ma con andamenti peculiari. A ottobre, secondo l’analisi dell’Ufficio studi di Idealista.it, il 67% dei capoluoghi italiani ha registrato un aumento dei valori immobiliari, con quello più alto proprio a Belluno, +4%, forse già per un “effetto olimpiadi”, mentre Napoli e altri 29 capoluoghi hanno registrato una diminuzione.

Nel dettaglio, il mercato immobiliare del Veneto segna un’importante crescita nel terzo trimestre del 2024, con un aumento dei prezzi del 3,7%, che porta il valore medio regionale delle abitazioni a 1.871 euro al metro quadrato. La crescita su base annua è ancora più marcata: il +7,9% rispetto allo stesso periodo del 2023.

Tutte le province venete hanno registrato un aumento dei prezzi di vendita nel trimestre appena concluso, con Treviso a guidare la classifica (5,3%), seguita da Verona (4,8%), Belluno (4,5%) e Vicenza (4,4%).

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E Rovigo? Per una volta il Polesine è perfettamente sulla media, con il +3,7%, mentre Padova con il 2,8% e Venezia con il 2,4% mostrano incrementi più contenuti.

Discorso diverso se si va a guardare solo il dato dei comuni capoluogo, perché Rovigo città fa registrare l’aumento del prezzo medio più altro nel terzo trimestre con un +7,4%, seguita da Treviso con il 4,6% Vicenza e Padova entrambe col 3,5%, poi Belluno con il 2%, Verona con un 1,5% e Venezia con un 1%, con una crescita più moderata.

Sul fronte dei prezzi, però, non c’è storia: Venezia si conferma la provincia più costosa con una media di 2.571 euro al metro quadro, seguita da Verona con 2.247 e Belluno con 2.021, mentre Rovigo è quella con i prezzi più bassi con 945 euro al metro quadro, risultando l’unica area della regione con valori sotto i mille euro.

Leggermente diversa la stima dell’analisi di Immobiliare.it, secondo la quale a ottobre per gli immobili residenziali in vendita in Polesine sono stati richiesti in media 1.038 euro al metro quadro, con un aumento del 2,47% rispetto a ottobre 2023. Si tratta del valore più alto toccato negli ultimi due anni, mentre quello più basso è stato a dicembre 2022 con 968 euro al metro quadro.

Guardando al dettaglio provinciale, il prezzo di vendita più alto si tocca, come di consueto per il “traino” delle seconde case, a Rosolina, con 2.711 euro al metro quadro, il più basso è a Ficarolo con 342 euro. Ad Adria è 987, in diminuzione del -1,30% rispetto a ottobre 2023 quando si erano toccati i mille euro mensili, superati poi dai 1.005 di novembre 2023, mentre il prezzo più basso degli ultimi due anni è stato lo scorso luglio con 967 euro al metro quadro. A Porto Viro il prezzo medio si è invece attestato a 992 euro, a Occhiobello, che risente dell’influsso ferrarese, 1.182, a Lendinara 829 e a Badia Polesine 890.

Il capoluogo Rovigo si è attestato su 1.115 euro, con un aumento del 5,69% rispetto a ottobre 2023, quando la media era 1.055, ma con una leggera flessione rispetto allo scorso settembre, quando il prezzo medio al metro quadro ha toccato il valore più alto degli ultimi due anni, 1.132 euro. Anche in questo caso si tratta di una media, con le differenze fra la Tassina, il quartiere con i il prezzo medio più alto, 1.345 euro al metro quadro, e le frazioni di Grignano e Roverdicrè con 759 euro, con il centro storico invece a quota 1.173 euro al metro quadro.





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