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Web tax applicata con aliquota al 3% sia per le PMI, ma anche per i giornali online: tutti i dettagli
Web tax e nuove aliquote: cosa sapere
La Web Tax è argomento di discussione della Manovra 2025. Esiste la possibilità che essa venga estesa a tutte le aziende che realizzano ricavi provenienti da servizi digitali. Si va ad eliminare, quindi, l’attuale soglia minima di fatturato: se finora, dunque, esistevano alcuni vincoli, oggi si andrà ad applicare ciò a tutte le PMI digitali, nonché ai giornali online che abbiano una qualsiasi dimensione o volume d’affari.
In base al DDL di Bilancio, l’imposta al 3% si applicherà a tutti. Ciò andrà applicato tenendo conto del comma 36 della legge n. 145 del 2018, che definisce i soggetti passivi di imposta sui servizi digitali. Dato che, inoltre, si tratta di una tassa che incide sui ricavi e non sugli utili, l’impatto sarebbe grande anche sulle imprese che sono, nel caso, in perdita.
A chi si applica e chi sarà considerato esente
L’imposta si applicherà ad alcuni servizi, tra cui la trasmissione di dati raccolti da utenti e generati dall’uso di un’interfaccia digitale, la veicolazione su un’interfaccia digitale di pubblicità, la messa a disposizione di un’interfaccia digitale che permetta agli utenti di andare ad interagire tra loro, al fine di facilitare la fornitura diretta di beni o di servizi. E’ la stessa Agenzia delle Entrate che fa tale chiarimento. La tassazione, spiega, riguarda le pubblicità digitali sui siti e sui social network, l’accesso alle piattaforme digitali e i corrispettivi percepiti dai gestori, nonché la trasmissione di dati.
Vediamo, adesso, quali sono i servizi esenti. Non vi rientra la fornitura diretta di beni e di servizi con servizio di intermediazione digitale. Non solo: non sarà possibile nemmeno attraverso il proprio sito web. E’ esente anche la messa a disposizione di interfaccia digitale che ha come scopo la fornitura agli utenti della stessa interfaccia. Non vi rientra nemmeno la piattaforma che gestisce i sistemi di regolamenti interbancari.
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Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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