Appuntamento oggi pomeriggio alle ore 17.30 presso la sala consiliare del Comune di Sulmona per la presentazione della Comunità energetica rinnovabile, un progetto per la “produzione e consumo a Km zero di energia pulita”. Come si legge nella locandina dell’evento che oggi a Sulmona vedrà i rappresentanti della Cooperativa elettrica Peligna spiegare alla cittadinanza cosa significa aderire alla CER.
Entrare a far parte di una comunità dove l’energia elettrica viene prodotta e distribuita tra i soci senza alcun costo aggiuntivo e con la possibilità di ricevere un rimborso. Il meccanismo è semplice come semplice è il principio che ne è alla base ovvero quello della condivisione che permette di eliminare costi di trasporto e gestione di un bene che, all’interno della Comunità energetica, viene prodotto e distribuito all’interno di un territorio delimitato. Quello che fa capo a ciascuna cabina primaria di cui al momento se ne contano tre, a Sulmona, a Pratola Peligna e a Popoli.
“Si può scegliere di aderire come socio produttore o consumatore tenendo conto che chi possiede un impianto di nuova realizzazione può entrare a far parte della Comunità energetica sia come producer che come consumer” spiega Alfonso Fabrizi della Cooperativa elettrica Peligna, una realtà nata a Pratola Peligna nel lontano 1905 quando un gruppo di persone pensò di portare l’energia in paese. Un passato che ha offerto le basi per realizzare l’attuale Comunità energetica rinnovabile i cui principi ispiratori non si discostano molto da quelli dell’antica centrale di oltre un secolo fa. Distribuire e consumare energia elettrica eliminando costi e servizi di trasporto che pesano sui consumi come sull’ambiente.
Senza pagare nè di più nè di meno perché le bollette resteranno quelle che ognuno paga normalmente, ma con l’opportunità, in qualità di socio, di usufruire di un rimborso. “Lo Stato dà incentivi alle cooperative senza scopo di lucro che svolgono attività nel settore energetico – continua Alfonso Fabrizi – somme da destinare a scopi sociali e come rimborso per i soci aderenti”. Uguale per chi produce e per chi consuma perché la Comunità energetica funziona grazie ad entrambi, “figure che hanno pari merito” sottolinea Fabrizi.
Oggi la presentazione alla cittadinanza di Sulmona insieme all’amministrazione comunale pronta a sostenere un progetto dalle infinite potenzialità purché si raggiunga un alto numero di soci, ben oltre gli attuali 60, raggiunti dallo scorso 15 giugno, data in cui il progetto della Comunità energetica è ufficialmente partito. Un progetto che oltre al discorso energetico e ambientale nasconde un’altro importante significato come spiega Fabrizi ricordando che “è importante che tutti capiscano le potenzialità del progetto ma anche e soprattutto il messaggio che con esso vogliamo lanciare. Associarsi per condividere, per il benessere di tutti e dell’ambiente”.
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