EMPOLI. Un Empoli incerottato rischia di vincerla, poi rischia di perderla e alla fine torna a casa da Lecce con un punto meritato al termine di una partita dai due volti: un’ora di grande intensità degli azzurri e un’ultima mezz’ora di sofferenza, come è già capitato più di una volta alla squadra di D’Aversa in questo inizio di stagione. Ma viste le premesse era importante fare risultato contro una diretta concorrente nella corsa alla salvezza prima della sosta per le nazionali e questo obiettivo è stato raggiunto.
D’Aversa, che deve fare a meno di mezza squadra (Fazzini, Grassi, Esposito, Anjorin) se la gioca per la prima volta con la coppia d’attacco Pellegri-Colombo e rinuncia a Pezzella per Cacace. La prima mezz’ora scorre via senza un tiro in porta da una parte e dall’altra, poi ci pensa Pellegri a sbloccare la situazione: al 31’ fa le prove con la prima conclusione parata da Falcone e due minuti dopo beffa Rafia e Gaspar e mette alle spalle del portiere di casa con un destro che non lascia scampo. Due gol in due partite da titolare dopo quello di lunedì al Como. Al 39’ Gaspar salva su un tiro a colpo sicuro di Maleh e parte la contestazione dei 25.000 di Via del Mare.
La prima conclusione verso la porta di Vasquez arriva al 55’ con un colpo di testa di Krstovic, l’anima dei giallorossi insieme a Dorgu, ma già al 57’ l’Empoli potrebbe chiuderla se una impercettibile deviazione di Falcone non mandasse il diagonale di Cacace sul palo.
La spinta degli azzurri di fatto finisce qui, perché Gotti inserisce l’argentino Pierotti e l’esperto Sansone che danno la scossa ai padroni di casa. Sarà proprio l’argentino al 77’ a siglare il pareggio con un colpo di testa su cross di Gallo. Ora i giallorossi ci credono e colgono due traverse, prima con Sansone su punizione, poi con Krstovic di testa su corner. Ma le ultime due occasioni sono degli ospiti, prima con Solbakken e Colombo che si ostacolano davanti a Falcone, poi ancora con Colombo nel recupero, stoppato da Gaspar, stasera portiere aggiunto. Alla fine un pareggio giusto che conferma la solidità dell’Empoli, cui manca forse la lucidità nel finale delle partite. Stavolta con l’alibi di aver avuto due giorni in meno di riposo rispetto agli avversari.
Quanto ai singoli, altra monumentale prova di Ismajli, prestazione di grande sacrificio di Henderson e Haas a centrocampo, tanta corsa e grinta da Maleh e grandi prospettive per Colombo e Pellegri, mentre Solbakken, entrato a un quarto d’ora dalla fine, conferma di essere ancora un corpo estraneo in questo gruppo.
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