Perché si torna a parlare di benefici fiscali per i big del calcio? Claudio Lotito, Senatore in quota Forza Italia, impegnato da molto nel mondo del calcio, ripropone la proroga delle misure previste nel decreto Crescitacon detassazione degli stipendi fino al 2027.
Ma di quali misure si parla e perché molti ritengono che l’emendamento a cui si lavora siano molto personali? Quali sono i benefici fiscali Irpef per i big del calcio e per le società sportive se l’emendamento viene approvato?
Detassazione per i calciatori della serie A, come funziona?
Forza Italia già a settembre ha proposto una proroga del regime di detassazione per i lavoratori che spostano la residenza in Italia. In quell’occasione è stato il senatore Damiani a presentare l’emendamento al decreto Omnibus, emendamento che in quell’occasione ha trovato un assist, a molti sembrato interessato, di Galliani, amministratore delegato del Monza e di Claudio Lotito, presidente della Lazio.
Ma cosa prevede il decreto Crescita? Il testo prevede una detassazione al 50% per i lavoratori provenienti dall’estero e che trasferiscono la residenza in Italia mantenendola per almeno 4 anni.
L’agevolazione inizialmente prevista riguarda coloro che sottoscrivono il contratto di lavoro entro il 2023. Naturalmente la norma non dice chiaramente che l’agevolazione mira a sostenere la serie A, ma nessuno lo ha mai messo in dubbio al punto che ad avversare la proposta di una proroga è la Lega, che sottolinea come intenda favorire il “vivaio” italiano, cioè la formazione di giovani calciatori italiani che sarebbero danneggiati da questa norma in quanto i grandi club potrebbero favorire l’ingresso in Italia dei calciatori big stranieri.
Il decreto Crescita prevede comunque un limite per gli sportivi: la norma di favore non si applica agli stipendi superiori al milione di euro. La misura viene spesso presentata come volta a promuovere il rientro dei cervelli, ma nessuno ha mai negato che si intende favorire anche il mondo degli sportivi e il fatto che siano coinvolti i due senatori Galliani e Lotito, molto vicini al mondo del calcio, desta sicuramente sospetti.
Regime lavoratori impatriati oggi
Come visto, l’emendamento presentato al decreto Omnibus non ha avuto successo, ma sembra che Lotito ci stia ancora lavorando, incontra però la netta opposizione della Lega e di Meloni.
Occorre sottolineare che per i lavoratori impatriati, non calciatori, sono ancora previsti vantaggi fiscali.
A partire dal 1° gennaio 2024 è, infatti, in vigore una versione ristretta della misura, la stessa è prevista dal decreto legislativo 209 del 2023 che prevede dei limiti che rendono tale regime inapplicabile ai calciatori.
In particolare, possono ottenere l’agevolazione i lavoratori che trasferiscono la residenza in Italia e si impegnano a mantenerla per almeno 4 anni. Vi sono però soglie di reddito, infatti, si applica entro il limite di 600.000 euro l’anno. Ma soprattutto i lavoratori devono essere in possesso dei requisiti di elevata qualificazione o specializzazione indicati dal decreto legislativo n. 108/2012 e dal decreto legislativo n. 206/2007. Si tratta di ricercatori e soggetti che esercitano professioni regolamentate.
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