Dopo l’udienza del giugno scorso, nuovo appuntamento davanti al Gup domattina 8 novembre per l’aggiornamento dell’udienza preliminare relativa all’inchiesta sul presunto giro tangenti per l’assegnazione di appalti pubblici che vede indagati, tra gli altri, i fratelli Vincenzo e Gaetano Speranza, oltre all’ex consigliere provinciale ed ex sindaco di Aurigo Luigino Dellerba.
Il procedimento vede al centro, fra gli altri, i fratelli Vincenzo e Gaetano Speranza e l’ex sindaco di Aurigo Luigino Dellerba
Nel corso dell’udienza di giugno sono state avanzate quattro richieste di rito abbreviato, sette di patteggiamento e un rito ordinario. Il giudice ha deciso di riunire ai tre fascicoli (appalto Aurigo, appalto Castelvittorio e appalto cimitero Oneglia), un quarto fascicolo, che vede indagato il dirigente dell’inps, Pierluigi Vessale, accusato di essersi fatto rifare il bagno di casa da Vincenzo Speranza in cambio di agevolazioni per il ripristino della pensione di invalidità di quest’ultimo. Non è stato invece riunito il fascicolo che vede indagati con le accuse, a vario titolo, di turbativa d’asta, falso in atto pubblico e rivelazione di segreti d’ufficio, il dirigente della Provincia Michele Russo e gli imprenditori Vincenzo Speranza, Gaetano Speranza e Piero Aicardi.
Hanno chiesto il rito abbreviato gli imprenditori Vincenzo e Gaetano Speranza (per la Edilcantieri è stato invece chiesto il patteggiamento), l’ex Sindaco di Aurigo Luigino Dellerba e l’imprenditore Piero Aicardi. Hanno invece richiesto il patteggiamento i dipendenti della Provincia Piercarlo Gandolfo e Roberto Barla, gli imprenditori Gino Giovanni Manfredi e Maurizio Barla e il geometra Agostino Gandalino, il medico dell’Inps Pierluigi Vassale (l’Inps ha annunciato costituzione di parte civile) e il dipendente del Comune di Imperia Marino Masi. Per Masi, i legali, Giuseppe Acquarone e Rinaldo Romanelli hanno già trovato un accordo il Pm per una pena pari a due anni, con sospensione condizionale.
Ha chiesto invece il rito ordinario il funzionario del Comune di Castelvittorio Fabrizio Rosa.
Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Marco Bosio, Alessandro Mager, Alessandro Moroni, Roberto Trevia, Carlo Fossati, Giuseppe Acquarone, Rinaldo Romanelli, Alberto Bellotti, Maurizio Mattioli, Luigi Basso e Sabrina Tallone.
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