Cade la ‘trattoria’ e resta ‘Da Lucio’. Non rinnega nulla Jacopo Ticchi, anzi, ma accompagna il suo ristorante in una nuova fase, che passa dal trasloco in una location piuttosto clamorosa. Siamo ancora a Rimini, e questo è il terzo cambio di sede di una delle insegne di mare più interessanti (e promettenti) del Paese. Uno spazio in fondo alla darsena del Molo di Levante, che accoglie dal 18 settembre 2024 in una sala sugli scogli e circondata dall’Adriatico. Tutte le foto in una gallery.
Da Lucio: terzo trasloco per Jacopo Ticchi
Abbiamo raccontato tutto il percorso del 31enne di Cattolica in occasione dell’iniziativa, che si ripete da un paio di estati, di sospendere la cucina di mare nel pieno dell’estate, durante il fermo pesca in questo settore dell’Adriatico. Una scelta apparentemente controproducente, ma coerente con il rispetto della stagionalità della materia prima ittica, alla quale si preferisce per un periodo la carne. Ingrediente diverso, ma trattato con lo stesso approccio che il cuoco applica al pesce: lavoro su animali interi, valorizzazione del quinto quarto e stagionature che permettono di ‘far cassetto’ e apprezzare gli ingredienti nelle diverse fasi della maturazione. Una cifra che è cresciuta dalla prima Trattoria Da Lucio aperta nel 2019 in centro a Rimini con Enrico Gori, e poi affinata con lo spostamento nel 2020 al piano terra di un albergo non distante dal lungomare. Ora l’avvicinamento al mare — non solo concettuale, ma anche ‘fisico’ — sembra davvero completo.
Le immagini del nuovo Da Lucio a Rimini
Com’è il nuovo Da Lucio sulla Darsena di Rimini
La fotogallery mostra esterni e interni del locale dove da poco dopo la metà di settembre Ticchi e la sua squadra hanno trovato nuova base. Costruita una ventina di anni fa, è una ‘rotonda’ in Via Ortigara, ovvero sulla propaggine della darsena, che ha già ospitato diversi locali. All’interno, Da Lucio conserva circa lo stesso il numero di coperti ma dispone i tavoli intorno a un monolite con forno e griglia a legna, dove il personale di cucina può lavorare a breve distanza dai commensali. Lo spazio è quasi del tutto circondato dal mare e dispone anche di una sala più riservata per occasioni particolari. Ancora celle di frollatura a vista e, a breve, anche il progetto di un giardino di erbe alofite direttamente sugli scogli. La cucina invece (almeno per ora) resta quella che ha reso l’insegna una delle più interessanti per il lavoro sul pescato, con cotture alla brace o al forno a legna, crudi o frollati di mare (pietanze tra i 20 e i 32€; 9€ per i vegetali. Menu degustazione in condivisione 130€).
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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