Prossimo avversario del Taranto è il Cerignola di Giuseppe Raffaele. La compagine ofantina attualmente occupa una posizione un po’ atipica per quella che ne concede la storia del club, perlopiù costernata da apparizioni nel calcio dilettantistico. Negli ultimi anni, però, la compagine pugliese ha ampiamente dimostrato di essere all’altezza della categoria. Momentaneamente l’organico guidato da Raffaele occupa la seconda posizione in classifica, frutto di sette vittorie, quattro pareggi e due sole sconfitte. Diciannove i gol fatti e dodici quelli subiti.
Ora la vetta, occupata dal Benevento, dista solo quattro punti. L’entusiasmo in quel di Cerignola è alle stelle con l’intera piazza gialloblù che, seppur cosciente della presenza di altre compagini ben più quotate, sogna il salto in cadetteria. Se ciò è possibile molto lo si deve alla dirigenza, la quale ai nastri di partenza di questa stagione si è attribuita molteplici rischi. In panchina è stato confermato il già citato Raffaele, subentrato a Tisci nel mese di marzo e reduce da un ottimo finale di campionato. Nonostante i vari schieramenti sperimentati dal tecnico ofantino, ad oggi si può dire che il modulo prettamente utilizzato sia il 3-5-2, incentrato molto sul lavoro dei cinque di centrocampo e che spesso si è anche trasformato in un 3-4-1-2 nel corso della partita.
Sul piano dei singoli il Cerignola si ritrova a disposizione un organico molto valido per la categoria. Al suo interno, infatti, ha calciatori del calibro di Saracco, Visentin e Tentardini. Per non dimenticare il pacchetto offensivo con in primis Luigi Cuppone, che dopo un ottima partenza di stagione ha rimediato la lesione del legamento crociato, e poi Salvemini e Jallow, rispettivamente ex Giugliano e Turris. Sulla linea del centrocampo spazio alle qualità di Tascone e Capomaggio, con l’argentino che non parteciperà alla trasferta di Taranto per squalifica.
Probabile formazione:
(3-5-2): Saracco; Visentin, Gonnelli, Martinelli; Russo, Paolucci, Tascone, Bianchini, Tentardini; Jallow, Salvemini.
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