Ferrara Un malinteso e diverse coincidenze potrebbero aver salvato la vita ad un anziano. Giovedì sera la moglie dell’uomo ha deciso di passare due giorni dalla figlia, lasciandolo da solo in casa. Durante la notte la signora non è stata bene e al mattino è stata portata in ospedale per sospetta intossicazione da monossido (che poi non si è rivelata tale). La figlia ha cercato di avvertire il padre, che sta in Foro Boario ma il telefono suonava a vuoto. Preoccupata che potesse essere successo qualcosa, ha chiesto l’intervento del 118 e da qui si è messa in moto la macchina dei soccorsi, con diversi mezzi impiegati. «La caldaia di casa è rotta, forse hanno respirato del monossido e adesso mio padre non risponde», le parole della donna. Sul posto si è subito portata una squadra del 118 e dopo aver suonato più volte, vedendo che l’anziano non rispondeva, è stato chiesto l’aiuto dei vigili del fuoco giunti con due mezzi e anche l’autoscala pensando di dover accedere dalle finestre (l’uomo abita al secondo piano). Mentre i pompieri stavano provando forzare la porta, l’anziano ha aperto, assonato e un po’ intontito ma in ottime condizioni di salute. I sanitari lo hanno comunque controllato ed assistito e guardandosi intorno hanno cercato di capire se anche in casa fosse tutto a posto. I vigli hanno iniziato così una serie di rilievi e controlli, concentrandosi in particolar modo sulla caldaia. Effettivamente un piccola perdita è stata trovata, nulla di particolarmente grave, ma ovviamente la stessa è stata spenta e sigillata così che nessuno possa provare ad accenderla perché va sostituita visto che è potenzialmente pericolosa. Non è stato necessario il trasporto in ospedale e dopo poco è arrivata anche la figlia ad occuparsi dell’anziano.
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