Asta giudiziaria Abitazione di tipo civile Via EZIO GRANDIS , 5 19100 La Spezia SP #finsubito richiedi mutuo fino 100% #finsubito richiedi prestito immediato

Piena ed intera proprietà per la quota di 1/1 di appartamento ad uso abitativo con pertinenziale cantina sito nel Comune di La Spezia (SP), quartiere Favaro, Via Ezio Grandis n. 5. L’appartamento sito al piano terzo di un edificio di quattro piani fuori terra ed un piano seminterrato dove si trovano le cantine, privo di ascensore, sviluppa una superficie lorda pari a mq 68,00 circa, quella catastale, comprensiva anche della consistenza della cantina, è di mq.72 ed ha un’altezza interna di circa m. 3,05. Al piano seminterrato si trova la cantina con superficie calpestabile di circa 8 mq ed altezza interna di circa m.2,00.

L’appartamento è composto da soggiorno, cucinino, due camere da letto ed un bagno, il tutto disimpegnato da un piccolo vano di ingresso.
L’immobile è censito al Catasto fabbricati del Comune di La Spezia al Foglio 22 particella 439 sub. 23, zona censuaria 2, categoria A/3, classe 2, consistenza 5 vani, rendita 374,43 Euro. L’abitazione affaccia sui fronti est ed ovest sul mappale 2029 del Fg 22 e confina a nord e a sud con altre abitazioni facenti parte del medesimo blocco edilizio (mapp. 439 del Fg. 22).
L’intero edificio sviluppa 5 piani di cui quattro fuori terra ed un piano interrato.
Spese ordinarie annue di gestione dell’immobile: € 240,00;
Spese straordinarie di gestione già deliberate ma non ancora scadute: € 0;
Spese condominiali scadute ed insolute alla data della perizia: € 1.508,44;
Millesimi condominiali: 47,66. In perizia si precisa che i millesimi di proprietà e le spese condominiali sono stati forniti da A.R.T.E. (Azienda Regionale Territoriale Edilizia) sede della Spezia Via XXIV Maggio n. 369, Ufficio Patrimonio e Condomini, che gestisce l’immobile in quanto proprietaria della maggior quota di millesimi dell’edificio. Si precisa che le spese condominiali insolute sono contabilizzate al 31/12/2023.
Stato di possesso: l’immobile, al momento del sopralluogo, è occupato dai comproprietari esecutati che vi detengono la residenza. L’immobile sarà liberato con ordinanza del GE contestuale all’emissione del decreto di trasferimento ai sensi del disposto dell’art. 560 comma 8 cpc e salvo quanto previsto nei commi 6 e 9 del medesimo articolo. La liberazione avverrà nell’interesse dell’aggiudicatario e senza spese a suo carico ai sensi del comma 10 dell’art. 560 cpc. Il tutto come da punto 19 dell’ordinanza di delega.
Pratiche edilizie
Concessione di condono edilizio ai sensi della L.47/85 n. 2652/86 per lavori di chiusura di loggiato con conseguente ampliamento del locale soggiorno, presentata in data 01/04/1986, rilasciata il 22/02/2002 con il n. 26 di protocollo. Il titolo è riferito solamente a piena ed intera proprietà dell’immobile sito nel Comune della Spezia censito al Catasto Fabbricati al Foglio 22, mappale 439, sub. 23. La costruzione del quartiere di edilizia popolare si colloca intorno al 1950.
Situazione urbanistica
PUC vigente l’immobile ricade in zona Ambito di riqualificazione urbanizzata a prevalente funzione residenziale. Tessuti pianificati di valore architettonico e/o documentario. Norme tecniche di attuazione ed indici: Art. 13-A delle N.C.C. del vigente PUC. Il titolo è riferito solamente ad immobile sito nel Comune della Spezia censito al Catasto Fabbricati al Foglio 22, mappale 439.
Giudizi di conformità
Giudizio di conformità edilizia
In perizia si rileva una criticità media e si precisa che dall’accesso agli atti effettuato presso il Comune della Spezia si è reperita la pratica di Condono edilizio n.2652 ai sensi della L. 47/85, Concessione n.26 rilasciata il 22/02/2002, riguardante la chiusura della loggia nell’unità abitativa in oggetto. Rispetto a questo titolo si rilevano le seguenti difformità: – Presenza di due porzioni di muratura che evidentemente delimitavano la veranda inclusa nel locale soggiorno. Questi tratti murari non sono riportati negli elaborati del condono.
Le difformità sono regolarizzabili mediante: presentazione di pratica di regolarizzazione di opere interne eseguite in difformità dal titolo autorizzativo.
L’immobile risulta in perizia non conforme ma regolarizzabile con costi di regolarizzazione quantificati in € 2.500,00 per spese tecniche e diritti di segreteria per partica di regolarizzazione di opere interne. (situazione riferita ad abitazione distinta dal mapp. 439 , sub. 23 del Fg 22 del Comune della Spezia.
Giudizio di conformità catastale
In perizia si evidenzia che la planimetria catastale dell’immobile non risulta perfettamente conforme allo stato dei luoghi alla luce di quanto esposto relativamente alla conformità edilizia.
Le difformità risultano sanabili a seguito di presentazione di pratica DOCFA per perfezionare la rappresentazione degli spazi interni dell’appartamento con costi di regolarizzazione quantificati dal consulente tecnico in € 800,00 per spese tecniche e diritti per pratica DOCFA.
Giudizio di conformità urbanistica
In perizia si rinvia a quanto chiarito in tema di conformità edilizia.
Corrispondenza dati catastali /atto
In perizia risulta nessuna difformità
Conformità tecnica impiantistica
In perizia si rileva che l’impiantistica risulta datata, necessita di revisione ed è priva di certificazione.
In particolare l’appartamento risulta dotato di impianto termico autonomo.
Si informa, quindi, che l’immobile necessita di certificazione energetica e che i relativi adempimenti, di cui al D.Lgs. 192/2005 così come modificato dal D.Lgs. 311/2006 e dalla Legge Regione Liguria 22/2007 e relativo regolamento regionale di attuazione, restano a carico dell’aggiudicatario.
Il tutto nello stato di fatto e di diritto in cui si trova, salvo migliori descrizioni e più esatti confini, come da relazione tecnica in atti e salvo eventuale condono edilizio.