Quattro anni di carcere per il contratto di noleggio di un escavatore con interessi usurari del 300 per cento.
È la sentenza del Tribunale di Tempio (collegio presieduto da Caterina Interlandi) per una vicenda che vede come vittima un impresario edile di Arzachena. I giudici hanno condannato il legale rappresentante, all’epoca dei fatti, della società Smia Sardegna. La vittima avrebbe pagato circa 70mila euro per la disponibilità della macchina per un periodo di quattro mesi e gliene sarebbero stati richiesti altri 70mila.
Non solo, stando agli atti l’impresario arzachenese è stato vittima di una azione legale particolarmente aggressiva, la società del leasing dell’escavatore cercò di mettere all’asta la sua abitazione. L’impresario, tramite i suoi avvocati, Giancarlo Petrini e Daniela Peru, ottenne l’applicazione della legge anti-usura e, quindi, l’asta dell’immobile venne sospesa.
Decisivo fu anche l’intervento della Procura della Repubblica, sulla base di un articolo della legge nazionale anti-usura. Per la difesa della società di leasing si tratta di una questione esclusivamente civilistica. Anche il pm Alessandro Bosco aveva chiesto l’assoluzione dei titolari della finanziaria, ma per i giudici di Tempio gli interessi applicati sono usurari e la vittima venne colpita dall’azione legale in un momento di difficoltà.
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