L’inverno demografico è la “grande emergenza” italiana e questa si ripercuote anche sulle micro e piccole imprese, che da qui al 2028 avranno bisogno di 1,7 milioni di lavoratori.
Ma le difficoltà a trovarle sono “crescenti”. Una situazione vissuta da molti settori e che riguarda da vicino le aziende artigiane, stando all’allarme lanciato dal presidente della Cna, Dario Costantini, nel corso dell’assemblea annuale della confederazione, che si è svolta a Roma, incentrata sul tema ‘Giovani e lavoro’.
Assemblea aperta da un messaggio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che oltre a sottolineare l’importanza dell’artigianato – “forza del tessuto economico del Paese”, ha detto – ha rimarcato come “qualificazione professionale e formazione siano fattori chiave su cui calibrare l’adozione di ‘politiche attive’ del lavoro volte a facilitare l’ingresso dei giovani in ogni forma e struttura imprenditoriale”.
Perché, ha aggiunto, “l’inclusione dei giovani” rende l’Italia “più competitiva”. E proprio per favorire l’ingresso dei giovani nelle aziende, ha spiegato il presidente Costantini, Cna ha promosso “2 milioni di ore di formazione per mestieri sempre più avanzati tecnologicamente”, un corridoio professionale con l’Egitto e protocolli per l’inserimento di giovani svantaggiati, mentre a breve verrà firmato un altro protocollo con il ministero dell’Istruzione e del Merito per sensibilizzare i giovani verso il lavoro artigiano. Intervenendo all’assemblea, proprio il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha rimarcato come sia “decisivo l’orientamento” dei giovani e difeso “l’alternanza scuola-lavoro”, così come la riforma dell’istruzione tecnico-professionale, che – ha detto – “va incontro alle esigenze di colmare il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro”.
Ma l’assemblea Cna ha spaziato su altri temi considerati “fondamentali” dal comparto artigiano, a partire della “modernizzazione della legge quadro sull’artigianato”, necessaria per la stessa “sopravvivenza dell’artigianato italiano che rappresenta un elemento essenziale del Made in Italy”, ha detto il presidente Costantini.
“La legge quadro è del 1985 – ha sottolineato – eravamo in un mondo molto diverso da oggi”. “A breve presenteremo una legge quadro in consiglio dei ministri” ha assicurato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, anche lui presente all’assemblea. “Forniremo strumenti e risorse – ha spiegato – per facilitare l’aggregazione delle imprese e per il passaggio generazionale”.
Un tavolo per il riordino dei bonus casa e la semplificazione di Transizione 5.0 le altre richieste rivolte al governo dalla Cna, che si è poi concentrato sui temi del costo dell’energia e della transizione green. Una prima risposta è arrivata dai 320 milioni di euro a fondo perduto, sul fronte dell’efficientamento energetico, annunciati dal ministro Urso “per le piccole imprese che intendono realizzare impianti fotovoltaici o eolici ai fini dell’autoconsumo industriale”, misura sollecitata dalla stessa Cna. Su un tema confederazione e governo sono più distanti: l’obbligo di assicurazione per le imprese contro i rischi legati alle catastrofi, su cui Costantini ha ribadito la sua “contrarietà”. “Se sarà necessario – ha avvertito il presidente della Cna – litigheremo su questo punto”.
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