Lunga vita all’auto termica. Potrebbe essere questo il claim che sintetizza le conclusioni di un interessante studio secondo il quale le vetture a benzina e diesel non spariranno così facilmente dalle strade.
Lo studio in questione, realizzato da Ferdinand Dudenhöffer, professore di economia e cofondatore dell’agenzia di ricerca automobilistica CAR, e ripreso da Auto-Moto, accende ancora di più il dibattito mentre l’Unione Europea è intenzionata ad andare dritto verso lo stop ai nuovi veicoli endotermici dal 2035.
Per altri 100 anni benzina e diesel continueranno a circolare
Secondo questo studio, l’entrata in vigore del divieto a benzina e diesel fissata a tra poco più di 10 anni non metterà fuori gioco le vetture termiche che continueranno a circolare sulle nostre strade per almeno altri 100 anni, fino al 2124.
Dudenhöffer sostiene con convinzione che “il motore a combustione interna continuerà sicuramente a vivere per i prossimi 100 anni“. Tale affermazione poggia su diversi indizi, in primis la volontà politica, con il docente tedesco che fa riferimento al crescente scetticismo sullo stop Ue all’endotermico dal 2035 da parte dei governi degli Stati membri, a partire dall’Italia, che è tra i Paesi che spingono per una revisione urgente del Green Deal europeo.
La maggiore redditività delle auto termiche
Guardando al suo Paese, la Germania, Dudenhöffer sottolinea le attuali dinamiche di mercato con da un parte lo stop agli incentivi statali sulle auto elettriche e dall’altra una politica di sconti più corposa e incisiva dei costruttori sulle auto termiche piuttosto che sulle elettriche.
L’economista tedesco spiega come al momento la redditività per le Case auto sia fortemente sbilanciata a favore dei veicoli termici: “Dati i margini di profitto più elevati sulle auto con motore a combustione, è più facile concedere sconti su di esse. Con l’abolizione degli incentivi per le auto elettriche, i marchi automobilistici talvolta registrano addirittura perdite su questi modelli. Per questo motivo, per il momento, le Case auto si concentrano maggiormente sulla vendita di automobili con motore a combustione”.
Per Dudenhöffer il destino delle auto elettriche appare già segnato. Difficile però, soprattutto alla luce degli ingenti investimenti dei costruttori sull’elettrico, prevedere uno scenario come quello delineato da questo studio.
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