Contributi a fondo perduto fino al 95% della spesa e garanzia Ismea per i prestiti necessari a coprire il resto dei costi
Sulla base del DM del 9 agosto 2023 e dell’Avviso di apertura termini prodotto da ISMEA, a partire dal 15 novembre pv e fino al 18 dicembre 2024 pv gli imprenditori agricoli e agromeccanici intenzionati a rinnovare il proprio parco macchine potranno presentare domanda di contributo in base alle regole del fondo Innovazione Ismea.
Con una dotazione aggiuntiva di 25 milioni di euro rispetto ai 75 annunciati lo scorso anno, la misura intende favorire investimenti in macchine e sistemi innovativi, attraverso contributi a fondo perduto fino a un massimo del 95% del valore dell’investimento, a cui si aggiunge, per le Pmi agricole e della pesca, la possibilità di ottenere gratuitamente la garanzia Ismea, a fronte dell’eventuale finanziamento per il completamento dell’investimento.
Tra le novità di questa edizione: il rinnovamento della piattaforma informatica e della procedura per la presentazione delle domande, con l’introduzione di una prima fase per le operazioni di caricamento e pre convalida e una seconda fase per la convalida e l’invio, entrambe assistite da un sistema di gestione della coda virtuale che consente agli utenti di monitorare i tempi di attesa.
BENEFICIARI:
Il provvedimento ammetta alla presentazione della domanda coloro che appartengono a una delle seguenti categorie
- “impresa agricola” ai sensi dell’articolo 1 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228;
- “impresa ittica” ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo 9 gennaio 2012, n. 4;
- “impresa agromeccanica”, ai sensi dell’articolo 5 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 99.
che risultano attive da almeno 2 anni alla data di presentazione della domanda.
ENTITA’ DEL CONTRIBUTO:
Il Fondo prevede il finanziamento delle imprese che effettuano Investimenti in innovazione tecnologica di importo non inferiore a 70.000 euro (ridotto a 10.000 euro per il settore della pesca) e non superiore a 500.000 euro.
L’entità del contributo, che va da un minimo del 22,5% fino al 95% dell’importo ammissibile e potrà variare a seconda del soggetto beneficiario, dell’importo dell’investimento e dei massimali dei Reg. di riferimento.
Ecco qualche esempio:
Gli investimenti, per essere ammissibili, potranno essere effettuati solamente in seguito alla data di presentazione della domanda di agevolazione. Inoltre, i beni agevolabili devono essere nuovi di fabbrica.
Il decreto stabilisce anche che le Pmi agricole e della pesca potranno usufruire anche di una garanzia Ismea per i finanziamenti che può arrivare fino all’80% del valore nominale del finanziamento bancario.
Ad esempio, una Pmi agricola guidata da un giovane che effettua una spesa di 100.000 euro potrà ricevere 60.000 euro di contributo a fondo perduto e circa 2.800 euro, in funzione delle commissioni bancarie, a copertura del finanziamento bancario.
BENI AGEVOLABILI:
- macchine, strumenti e attrezzature per l’agricoltura.
In particolare, macchine, anche motrici e operatrici, strumenti e dispositivi per il carico e lo scarico, la movimentazione, la pesatura e la cernita automatica dei pezzi, dispositivi di sollevamento e manipolazione automatizzati, droni, Automated Guided Vehicles (AGV) e sistemi di convogliamento e movimentazione flessibili, e/o dotati di riconoscimento dei pezzi, attrezzature per i trattamenti con prodotti fitosanitari e per lo spandimento dei fertilizzanti, che soddisfino uno dei seguenti requisiti:
- presenza o compatibilità con un sistema ISOBUS o equivalente con funzionalità task controller;
- presenza di un sistema di interconnessione leggera che sia in grado di trasmettere dati in uscita, funzionali, a titolo esemplificativo, a soddisfare i requisiti ulteriori di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto e di monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo (rif. Circolare MISE del 01/08/2018, n. 295485);
- presenza di un sistema di guida automatica o semi automatica (rif. Circolare MISE 23 maggio 2018, n. 177355);
- presenza di un sistema di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto;
- presenza di soluzioni proprietarie per controllo a rateo variabile, controllo sezioni o strategie di guida parallela;
- presenza di un sistema di gestione intelligente dell’irrigazione attraverso sensing delle condizioni irrigue del terreno o della coltura e utilizzo di algoritmi di supporto alle decisioni che consentano di stabilire le strategie migliori per ottimizzare la resa e minimizzare il consumo di risorse idriche.
- macchine mobili non stradali per agricoltura e zootecnia.
In particolare, tutte le macchine rientranti nel campo di applicazione del Regolamento (UE) 2016/1628 (Prescrizioni in materia di limiti di emissione di inquinanti gassosi e particolato inquinante per i motori a combustione interna) che soddisfano entrambi i seguenti requisiti:
- motorizzazione elettrica (cosiddette “macchine a zero emissioni”), e
- destinazione ad attività agricole o zootecniche.
- macchine per la zootecnia.
In particolare, macchine ed attrezzature dedicate al settore zootecnico caratterizzate da un elevato livello tecnologico e di automazione, quali:
- macchine il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti;
- macchine utensili e impianti per la realizzazione di prodotti mediante la trasformazione dei materiali e delle materie prime;
- sistemi di monitoraggio in process per assicurare e tracciare la qualità del prodotto o del processo produttivo e che consentono di qualificare i processi di produzione in maniera documentabile e connessa al sistema informativo di fabbrica.
Per tali macchine/ attrezzature è necessaria la presenza di almeno uno dei seguenti requisiti:
- sistema di interconnessione leggera in grado di trasmettere dati in uscita, funzionali, a titolo esemplificativo, a soddisfare i requisiti ulteriori di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto e di monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo (rif. Circolare MISE del 01/08/2018, n. 295485), o
- sistema di monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante opportuni set di sensori.
- trattrici agricole
che rientrano nel campo di applicazione del Regolamento (UE) n. 167/2013, con motorizzazione Stage V, che soddisfino almeno uno dei seguenti requisiti:
- presenza di un sistema ISOBUS o equivalente, per garantire la necessaria interoperabilità con le attrezzature portate (per esempio, Display di bordo ISOBUS con funzionalità Task Controller);
- presenza di un sistema di guida automatica o semiautomatica basata su GPS, per garantire una maggiore precisione nelle lavorazioni e quindi anche una maggiore efficienza in termini di consumi (Circolare MISE n. 177355);
- presenza di un sistema di monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante opportuni set di sensori (rif. Circolare MISE del 01/08/2018, n. 295485).
Per questa tipologia di investimento, nella domanda di sostegno dovrà identificare in maniera univoca il veicolo sostituito. Il beneficiario dovrà dimostrare il possesso del certificato di rottamazione per i veicoli sostituiti secondo la normativa vigente.
- e) investimenti per la pesca e l’acquacoltura i cui costi rientrano nel campo di applicazione del Regolamento (UE) 2022/2473 della Commissione del 14 dicembre 2022, collegati ai seguenti interventi:
- attrezzature di bordo volte alla riduzione dell’emissione di sostanze inquinanti o gas a effetto serra nonché ad aumentare l’efficienza energetica dei pescherecci;
- attrezzi da pesca innovativi e selettivi;
- strumenti e attrezzature innovative di bordo che migliorano la qualità dei prodotti della pesca;
- macchinari, strumenti e attrezzature per l’acquacoltura utili alla riduzione dell’impatto negativo o l’accentuazione degli effetti positivi sull’ambiente, nonché l’uso più efficiente delle risorse utilizzate nel processo;
- macchinari, strumenti e attrezzature volti all’ottenimento di una considerevole riduzione nell’impatto delle imprese dell’acquacoltura sull’utilizzo e sulla qualità delle acque, in particolare tramite la riduzione del quantitativo utilizzato d’acqua o di sostanze chimiche, antibiotici e altri medicinali o il miglioramento della qualità delle acque in uscita, anche facendo ricorso a sistemi di acquacoltura multitrofica ovvero che aumentino l’efficienza energetica e favoriscano l’utilizzo delle fonti rinnovabili.
*** *** ***
La piccola e media impresa che intende richiedere il contributo deve fare domanda sul portale dedicato di Ismea. Le domande saranno quindi esaminate da Ismea secondo l’ordine cronologico di presentazione.
Per maggiori informazioni ci si può recare agli uffici Coldiretti della propria zona.
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