Rinnovato l’accordo di comodato gratuito con Intesa Sanpaolo e svelata la nuova targa realizzata dalla Fondazione Banca Popolare di Bergamo. Il ritratto monumentale del «Papa buono» fu realizzato nel 2005 dall’artista cinese Yan Pei-Ming. E’ esposto vicino alla Torre 4
Il dipinto Papa Giovanni XXIII dell’artista Yan Pei-Ming resterà all’Ospedale di Bergamo per altri dieci anni: è stato rinnovato l’accordo con Intesa Sanpaolo ed è stata svelata la nuova targa realizzata dalla Fondazione Banca Popolare di Bergamo. «Le comunità per noi hanno grande rilevanza, compresa quella bergamasca, dove abbiamo una forte presenza sul territorio anche nell’ambito del sociale con attenzione alla salute», spiega Stefano Barrese, Responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo, «entro il 2027 la banca destinerà 1,5 miliardi di euro a iniziative e progetti finalizzati alla riduzione delle disuguaglianze». Grato Francesco Locati, Direttore generale dell’Asst Papa Giovanni XXIII, che spera nell’arrivo di altre opere in ospedale: «Questo gesto rappresenta una generosa collaborazione e un’importante testimonianza di vicinanza e sostegno del nostro ospedale. Il ritratto rappresenta i valori di umanità, speranza e solidarietà che guidano ogni nostra azione».
Disse Yan Pei-Ming, il pittore cinese che nel 2005 realizzò l’opera su commissione di Banca Popolare di Bergamo, che, nel 2014, ha deciso di concederla in comodato gratuito per dieci anni all’ASST Papa Giovanni XXIII: «Il Papa osserva, veglia e benedice, sono orgoglioso della sua collocazione, l’opera si prende cura della comunità, dei pazienti e dello staff medico». Parole che sono diventate realtà durante il duro periodo del Covid, dove in molti dei 10 mila visitatori che si stimano transitino nell’Hospital Street dove è collocato ogni giorno, si fermano per un conforto e una preghiera che dà pace e sollievo. «Grazie per il bene che si muove, frutto dell’impegno di una comunità, scorgiamo la bontà del Papa buono, che metteva in pratica opere di misericordia come visitare gli ammalati del Bambin Gesù, il suo sguardo per noi è benedizione», dichiara Don Mario Eugenio Carminati, Vicario Episcopale Affari economici della Diocesi di Bergamo.
Intesa Sanpaolo e l’Asst Papa Giovanni XXIII hanno rinnovato l’accordo per altri dieci anni con una firma arrivata tra gli applausi oggi pomeriggio (venerdì 15 novembre), all’Auditorium Lucio Parenzan dell’ospedale. L’opera monumentale del Papa è stata distribuita anche in preziose cartoline fatte realizzare da Armando Santus, Presidente della Fondazione Banca Popolare di Bergamo: «Un’opera preziosa e coinvolgente, un segno di speranza, come il sentimento che trasmette il volto del Santo Papa Giovanni XIII in chi sosta ad ammirarla». «Si tratta della prosecuzione di un’amicizia, come banca vogliamo assumerci una responsabilità civile e non c’è luogo migliore di questo per farlo», aggiunge Michele Coppola, Executive Director Arte Cultura e Beni storici di Intesa Sanpaolo.
A sigillo di questa importante proroga, testimonianza del consolidato legame tra sanità, gruppi bancari e cultura, è stata svelata la nuova targa realizzata dalla Fondazione Banca Popolare di Bergamo a corredo al dipinto, che è esposto in Hospital Street, nei pressi dell’ingresso principale, di fronte alla Torre 4. «Si tratta di un momento importante per chi è bergamasco, quando si pensa all’ospedale per eccellenza si pensa al Papa Giovanni, casa non solo dei lombardi perché tra 250 ospedali migliori al mondo, ce ne sono 6 lombardi e questo è nei 6», rimarca Claudia Terzi, assessore infrastrutture e alle opere pubbliche di Regione Lombardia, «questa opera rende più sostenibili i momenti più duri».
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