Il gruppo di trasfertisti provenienti dalla città ofantina colpiva a cadenza settimanale, in particolare nelle città di Senigallia, Ancona e Pesaro.
I furti, susseguitisi per circa sette mesi, da febbraio sino a settembre 2023, erano svolti su commissione, oppure per alimentare il mercato illegale dei pezzi di ricambio.
La squadra mobile aveva già avviato da tempo un’indagine, che ha portato a due arresti e due denunce a piede libero.
Il quotidiano “Il Resto del Carlino” ha ricostruito nei dettagli le dinamiche dei furti, sottolineando che le auto sottratte ai legittimi proprietari venivano trasportate in un autoparco di Cerignola per essere smontate. Successivamente, i malviventi provvedevano a piazzare i pezzi sul mercato nero.
I colpi messi a segno dalla banda avvenivano tutti con le medesime modalità, ossia attraverso la sostituzione della centralina originale con un’altra e l’utilizzo di un jammer per bloccare l’emissione di frequenze, e quindi inibire il funzionamento dei sistemi di allarme.
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