Il bonus di 1500 euro destinato alle famiglie sotto i 40mila euro di Isee che iscrivono i figli alle scuole paritarie è uno degli emendamenti della legge di bilancio di cui si è più parlato questa settimana. Una proposta che il Parlamento deve ancora valutare.
A Trieste il contributo taglierebbe la retta annuale della metà: ammonta infatti a 3000 euro in media il costo di una scuola paritaria nell’area giuliana, dove tra infanzia e primaria sono oltre 1100 gli alunni frequentanti.
La sezione triestina della Federazione italiana scuole materne, che raggruppa questi istituti, ha aperto le proprie porte alle famiglie per illustrare l’offerta formativa. Nonostante il calo demografico, i numeri sono tendenzialmente in leggera crescita negli ultimi tre anni.
Ma perché alcune famiglie scelgono le paritarie rispetto a statali e comunali? Una delle ragioni, ci spiegano le insegnanti, è la ricerca dell’orario prolungato al pomeriggio che garantisce ai genitori una migliore conciliazione tra vita privata e vita lavorativa.
Se molte delle scuole paritarie hanno una connotazione cattolica, a Trieste c’è anche l’istituto comprensivo ebraico, che accoglie anche le famiglie di fede diversa.
Nel servizio Stefano Formigoni, presidente Fism Trieste
Immagini Andrea Ravasini, montaggio Pietro Magnoni
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