Dopo aver litigato col centrodestra, il sindaco di Terni ha deciso di sostenere Tesei. I suoi eccessi, le polemiche e l’inchiesta per evasione fiscale
Stefano Bandecchi, 63 anni, nato a Livorno, dal 2023 è sindaco di Terni, dopo aver vinto le elezioni comunali con Alternativa popolare (formazione nata dalla dissoluzione del Nuovo centrodestra). Ma Bandecchi non è solo un politico: prima ancora è stato un ex militare (paracadutista della Folgore), un dirigente sportivo e soprattutto un imprenditore, fondatore dell’Università telematica di Roma «Niccolò Cusano», di cui è stato presidente nel consiglio di amministrazione dal 2021 al 2023.
Con la sua Università Bandecchi ha comprato la Ternana Calcio, che ha presieduto fino alla cessione nel 2023, dopo essere diventato sindaco. La squadra è poi passata di mano, ma dall’agosto 2023 la Cusano, quindi Bandecchi, ha comprato la squadra locale di calcio femminile, la Ternana Women, di cui l’imprenditore e politico è l’attuale presidente. Bandecchi si è spinto anche nell’ambito della comunicazione, contribuendo all’ideazione di Radio Cusano Campus, una radio universitaria di informazione e approfondimento, e alla nascita dell’emittente tv Radio Cusano TV Italia.
Da avversario ad alleato del centrodestra
Nelle elezioni regionali in Umbria Stefano Bandecchi, che quando si candidò a sindaco di Terni nel 2023 corse da solo con Alternativa Popolare e diverse liste civiche, in opposizione non solo al centrosinistra ma anche all’allora coalizione di centrodestra che sosteneva il candidato Orlando Maselli, vincendo con largo consenso, stavolta va a braccetto con il centrodestra della candidata Donatella Tesei, presidente uscente della Regione, leghista e sostenuta da Fratelli d’Italia, Forza Italia, Noi Moderati e ovviamente Lega.
Alla Tesei, la candidata del centrosinistra Stefania Proietti, sindaca uscente di Assisi, spera di strappare la sedia di governatrice. Il passaggio da avversario ad alleato del centrodestra fatto da Bandecchi – che con la destra ci ha litigato spesso in consiglio comunale, protagonista in particolare di vere e proprie risse contro consiglieri di Fratelli d’Italia già nel 2023, poi anche all’inizio di quest’anno – risale alla scorsa estate.
Dopo aver praticamente chiesto senza troppe cerimonie alla Tesei di farsi da parte per consentire al centrodestra di candidare lui a governatore, forse anche per gli esigui risultati ottenuti alle europee da Alternativa popolare, ha cambiato idea ed è stato accolto a braccia aperte dai partiti che la sostengono, compreso FdI.
Il «fattore Terni»
La sfida elettorale infatti si giocherà sul filo dei voti ed è qui che è interviene Bandecchi, istrionico personaggio, «scomodo» e «ingovernabile», ma anche in grado di garantire un serbatoio di voti, che rischia di essere l’ago della bilancia di queste elezioni. A Terni Bandecchi vinse da solo nel 2023, il suo scranno di sindaco è solido e il centrodestra, preoccupato per l’esito di queste elezioni regionali, guarda a lui come allo «Scajola umbro», a quel Claudio Scajola, ex potente ministro con Berlusconi che con il suo traino personale a Imperia, ha contribuito alla vittoria di Bucci alla Regione Liguria.
Le (tante) polemiche
Bandecchi infatti è un personaggio «effervescente», per non dire focoso: sono molteplici le sue esternazioni che hanno scatenato polemiche e fatto gridare allo scandalo. Come quando un anno e mezzo fa, ancora patron della Ternana, sputò verso i tifosi che lo contestavano, guadagnandosi il soprannome di «presidente sputacchione» affibiatogli da «Le iene».
In quell’occasione fece ammenda ma poi il carattere «impetuoso», che non in pochi si spingono a definire tracotante e impunito, in lui ha finito per prendere il sopravvento, e così un nuovo sputo ha di recente colpito un contestatore del sindaco, l’opinionista sportivo Enrico Maggiolini, sotto Palazzo Spada, sede dell’amministrazione comunale della città umbra. Davanti a pubblico e telecamere, Bandecchi ha sputato due volte acqua bevuta da una bottiglietta contro Maggiolini; sono poi partiti insulti e minacce al «provocatore politico»: «Ti avevo avvertito». Accadde a settembre.
Bandecchi è stato anche accusato di maschilismo e volgarità quando a gennaio di quest’anno, mentre in consiglio comunale si stava votando un emendamento sulla violenza di genere, se ne uscì con una frase choc: «Un uomo normale guarda il bel c… di una donna e forse ci prova anche. Poi se ci riesce.. se non ci riesce, torna a casa». Allora provocò imbarazzo anche tra i consiglieri di centrodestra. Nuove polemiche un paio di giorni fa di fronte all’ennesima uscita del sindaco show: «I voti non li elemosino di certo, al massimo li compro o li prendo di prepotenza», ha detto il coordinatore nazionale di Alternativa popolare, dichiarazione con la quale si è guadagnato un esposto alla Procura.
L’inchiesta per evasione fiscale
Poche ore prima, a Perugia con la Lega, ha così risposto a chi gli chiedeva un commento sulla richiesta del suo rinvio a giudizio per aver evasione fiscale: «Non credo sarò mai rinviato a giudizio e semmai lo fossi credo semplicemente che vincerò io». Pochi giorni fa la Procura di Roma ha infatti chiesto il rinvio a giudizio per Stefano Bandecchi: secondo i pm tra il 2018 e il 2022 il sindaco di Terni avrebbe sottratto al fisco quasi 14 milioni di euro (13 milioni 884 mila per esattezza) come amministratore «di fatto» della Unicusano.
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