Circa 30 mila accessi e oltre 3 mila registrazioni in pochi giorni a un portale che strizza l’occhio agli utenti d’Oltreoceano. Il sindaco comunque precisa: «Non esistono corsie preferenziali nell’assegnazione delle case»
Cosa accomuna il piccolo paese di Ollolai (Nuoro) – Barbagia profonda, poco più di mille abitanti – e i potentissimi Stati Uniti d’America? Senz’altro la vita del due volte Mister Olympia Franco Columbu, amico fraterno di Arnold Schwarzenegger, ma dagli ultimi giorni anche un singolare appello rivolto dal Comune sardo ai cittadini a stelle e strisce delusi dalla rielezione a presidente di Donald Trump. «Siete stremati dalla politica globale? Volete abbracciare uno stile di vita più equilibrato e al tempo stesso garantirvi nuove opportunità?», recita l’homepage di liveinollolai.com, nuovo sito web di cui in queste ore ha parlato perfino la Cnn. «È il momento di iniziare a costruire la vostra fuga europea nello splendido paradiso della Sardegna». Ovvero di prendere parte al progetto Case a un euro tramite cui la locale amministrazione sta provando da anni a contrastare lo spopolamento del borgo (che cinquant’anni fa contava il doppio degli abitanti odierni).
Il form da compilare
«Incastonata nella natura incontaminata, abbracciata da una cucina incredibile e immersa in una comunità dalle antiche tradizioni, nella rara Zona Blu della Terra, Ollolai è la destinazione perfetta per riconnettersi, ricaricarsi e sposare un nuovo stile di vita», si legge ancora. Disponibili oggi sul suo territorio non solo le suddette case a un euro, da ristrutturare da cima a fondo con tutti i costi del caso, ma anche «altre che richiedono un intervento minimo, tutte a prezzi accessibili (generalmente fino a un massimo di 100 mila euro, ndr)». In attesa che vengano caricate sul portale, agli interessati d’Oltreoceano non resta quindi che lasciare i propri dati nell’apposito form per essere «guidati in ogni fase del viaggio, dall’organizzazione delle visite alla ricerca delle imprese edili, fino all’orientamento nella necessaria burocrazia».
Boom di registrazioni
«Per evidenti ragioni istituzionali sul nuovo sito non abbiamo potuto menzionare esplicitamente Trump – spiega al Corriere il sindaco Francesco Columbu, curiosamente omonimo del celebre Franco –, ma volevamo comunque cogliere al volo l’occasione che ci si era presentata». Risultato: «circa 30 mila accessi al portale e più di 3 mila registrazioni». Cifre da capogiro, tanto più considerato che finora le case a un euro ristrutturate a Ollolai non hanno neppure raggiunto la dozzina (viceversa sono ben 35 mila le richieste pervenute nel tempo sulla piattaforma Work From Ollolai, dedicata però ai nomadi digitali che intendono trasferirsi nel paese solo per un periodo limitato). Nulla comunque di totalmente inaspettato, considerato il boom di ricerche come «Il Paese in cui è più facile immigrare partendo dagli Stati Uniti» proprio a seguito delle elezioni del 5 novembre.
«Nessuna corsia preferenziale»
A onor di cronaca non sono mancati neppure i mugugni. Questo perché, come racconta il primo cittadino, «c’è anche chi ci ha scritto arrabbiato pensando che l’iniziativa fosse riservata agli americani. Certo, il sito si rivolge principalmente a loro, ma ciò non significa che esistano corsie preferenziali nell’assegnazione delle case». Ciò precisato, quello di Ollolai con gli Usa resterà sempre un legame speciale. Merito del già citato ex culturista Columbu, morto il 30 agosto 2019: «Passano gli anni ma noi gli restiamo legatissimi – dichiara il sindaco –. Considerati i successi che ottenne in carriera, ai nostri occhi la sua figura ha sempre rappresentato il sogno americano». Ebbene: per uno strano intreccio del destino, il ritorno di Trump alla Casa Bianca sembra ora aver invertito i ruoli.
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