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Si avvicina la scadenza per il bonus energia per le imprese. I crediti d’imposta per sostenere il costo del gas e dell’energia elettrica, stabiliti dal decreto Bollette 2023, sono stati previsti fino al prossimo 30 giugno

Si avvicina la fine del 2° trimestre dell’anno 2023, il 30 giugno sono in scadenza diverse misure per sostenere le spese relative al gas e all’elettricità.

Il termine di fine mese riguarda i crediti di imposta stabiliti con il decreto Bollette 2023, che ha rinnovato le misure previste per il 1° trimestre ma riducendone la portata.

Nel caso in cui non venissero rinnovate, a partire dal mese di luglio termineranno le agevolazioni per le imprese a forte consumo di energia elettrica, per le imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 4,5 kW, per le imprese a forte consumo di gas naturale e per le imprese diverse da quelle a forte consumo di gas naturale.

Quali sono le misure in scadenza? Il punto della situazione.

Bonus energia imprese: le misure in scadenza il 30 giugno 2023

Sono vicine alla scadenza del 30 giugno prossimo le misure introdotte dal decreto Bollette 2023, il DL 34/2023.

Il provvedimento del Governo ha rinnovato le misure per le aziende, riducendo però la portata delle agevolazioni per sostenere la spesa per energia e gas.

A stabilire la misura dei crediti d’imposta è l’articolo 4 del DL Bollette, convertito nella legge 56 del 26 maggio 2023.

Le misure a sostegno alle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale sono sintetizzate all’interno della tabella riassuntiva.

Tipologia di impresa Misura del credito d’imposta
imprese a forte consumo di energia elettrica 20 per cento
imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 4,5 kW 10 per cento
imprese a forte consumo di gas naturale 20 per cento
imprese diverse da quelle a forte consumo di gas naturale 20 per cento

Per avere accesso ai crediti d’imposta è necessario rispettare i requisiti previsti dalla legge.

Nel caso delle imprese a forte consumo di energia elettrica, le somme sono riconosciute anche per l’energia elettrica prodotta e autoconsumata nello stesso trimestre di riferimento.

La condizione per l’accesso è che debbano essere stati registrati costi per kWh della componente energia elettrica, calcolati sulla base della media del 1° trimestre dell’anno 2023 e al netto delle imposte e degli eventuali sussidi, che abbiano subito un incremento superiore al 30 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno 2019.

Requisito simile riguarda l’acquisto di gas per le imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 4,5 kW (diverse da quelle a forte consumo di energia elettrica). Le imprese hanno diritto al credito d’imposta a patto che il prezzo medio di riferimento del gas naturale relativo al 1° trimestre del 2023, dei prezzi di riferimento del mercato infragiornaliero (MI-GAS) pubblicati dal Gestore dei mercati energetici, abbia subito un aumento superiore al 30 per cento dello stesso prezzo riferito al 1° trimestre del 2019.

Lo stesso requisito deve essere rispettato anche dalle imprese a forte consumo di gas naturale e dalle imprese diverse da quelle a forte consumo di gas.

Caro energia, le altre misure in scadenza il 30 giugno 2023

Al momento non sono stati ipotizzati rinnovi dei crediti d’imposta per le imprese, visto anche il miglioramento del clima che ha reso meno pronunciati gli effetti del caro energia.

Tuttavia non si esclude che a ridosso della scadenza possa essere riproposto un ulteriore rinnovo di tali misure, in maniera ancora più ridotta.

Oltre ai cosiddetti “bonus energia per le imprese” ci sono anche altre misure che si avvicinano al termine.

Una tra queste misure, in assenza di rinnovo, è la riduzione dell’IVA al 5 per cento per i servizi di teleriscaldamento, prevista per i mesi di aprile, maggio e giugno.

Inoltre, per il 2° trimestre del 2023 è stata nuovamente rinnovata la riduzione degli oneri generali nel settore del gas, mentre non sono stati rinnovati quelli legati all’elettricità.

Tra le misure che invece resteranno per l’intero anno c’è la riduzione dell’aliquota IVA al 10 per cento sul pellet.

Continuerà per tutto il 2023 anche il blocco ai distacchi del gas. Con delibera dell’ARERA, i procedimenti di interruzione della fornitura del gas naturale per i clienti finali possono essere sospesi fino alla fine dell’anno in corso.

 

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