Miceli
Il Ministero del Turismo ha prorogato il termine al 1° gennaio 2025 entro il quale tutti coloro che guadagnano con gli affitti brevi devono dotarsi di un CIN (codice identificativo nazionale) che dovrà essere esposto all’esterno dell’immobile e inserito in ogni annuncio pubblicitario. Il codice identifica la casa messa in affitto, alla richiesta del CIN inoltre il contribuente dovrà attestare il rispetto delle norme di sicurezza negli edifici. L’obbligo di CIN riguarda i seguenti soggetti: i titolari o gestori delle strutture turistico-ricettive alberghiere ed extralberghiere definite ai sensi delle vigenti normative regionali e delle province autonome di Trento e di Bolzano ;i locatori di unità immobiliari ad uso abitativo destinate a contratti di locazione per finalità turistiche; i locatori di unità immobiliari ad uso abitativo destinate alle locazioni brevi. Per chi non rispetta le norme sono previste delle sanzioni piuttosto pesanti. In particolare, in ipotesi di: messa in locazione di un immobile/struttura sprovvisto di CIN, è prevista la sanzione pecuniaria da euro 800 a euro 8.000; mancata esposizione del CIN all’esterno della struttura o nell’annuncio pubblicitario, la sanzione varia da euro 500 a euro 5.000.La proroga tiene conto anche degli adempimenti a cui sono chiamati i portali telematici tipo AIRNB. Tali portali si erano impegnati a non pubblicizzare le strutture sprovviste di CIN dal 1° gennaio 2025 tutte le piattaforme di locazione immobili, dovranno obbligatoriamente inserire negli annunci dei locatori il numero di CIN che verrà loro comunicato. Infine con apposito provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate verranno definite le modalità di indicazione del codice identificativo nazionale :nelle dichiarazioni fiscali e nella certificazione unica.
Le domande a: [email protected]
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui